Lecco, traffico di droga: carrozziere condannato a 6 anni e 9 mesi
Le pene irrogate sono ben inferiori rispetto a quelle prospettate dalla pubblica accusa. Se infatti i sostituti Pasquale Addesso e Sara Ombra avevano cumulato richieste di condanna per qualcosa come 388 anni, il GUP del Tribunale di Milano Lorenza Pasquinelli si è fermata a poco oltre 200. Si va, a livello individuale, da 11 anni e 8 mesi a scendere. Nel mezzo i 6 anni e 9 mesi inflitti a Roberto Mandaglio, l'unico "lecchese" tra i 34 imputati che, all'esito dell'inchiesta "etichettata" dagli inquirenti "Cavalli di razza", hanno optato per il rito abbreviato, scegliendo dunque di essere processati sulle carte, ottenendo uno sconto sulla pena, arrivata per tutti, nessuno escluso.
Classe 1978, residente a Pusiano ma domiciliato in Svizzera, Mandaglio, nell'ambito dell'ennesima inchiesta sull'infiltrazione dell'Ndrangheta in Lombardia, è stato ritenuto parte di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Nel dettaglio, nella sua officina di via Tagliamento a Lecco, l'uomo - indicato come "di estrazione giffonese" e "persona nota agli uffici investigativi del posto perché legato alla famiglia Trovato" - si sarebbe prestato a riadattare delle vetture adibite poi al trasporto di stupefacente, creando appositi vani nell'abitacolo, così da eludere eventuali controlli. Oltre una tonnellata la cocaina - importata dal Sudamerica - complessivamente sequestrata nel corso dell'indagine sfociata lo scorso anno in 104 arresti in tutta Italia, metà dei quali in Lombardia ed in particolare nel comasco. Per Mandaglio - attualmente ai domiciliari, assistito dagli avvocati Stefano Pelizzari e Massimiliano Vivenzio - il PM aveva chiesto 12 anni.
Classe 1978, residente a Pusiano ma domiciliato in Svizzera, Mandaglio, nell'ambito dell'ennesima inchiesta sull'infiltrazione dell'Ndrangheta in Lombardia, è stato ritenuto parte di un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di droga. Nel dettaglio, nella sua officina di via Tagliamento a Lecco, l'uomo - indicato come "di estrazione giffonese" e "persona nota agli uffici investigativi del posto perché legato alla famiglia Trovato" - si sarebbe prestato a riadattare delle vetture adibite poi al trasporto di stupefacente, creando appositi vani nell'abitacolo, così da eludere eventuali controlli. Oltre una tonnellata la cocaina - importata dal Sudamerica - complessivamente sequestrata nel corso dell'indagine sfociata lo scorso anno in 104 arresti in tutta Italia, metà dei quali in Lombardia ed in particolare nel comasco. Per Mandaglio - attualmente ai domiciliari, assistito dagli avvocati Stefano Pelizzari e Massimiliano Vivenzio - il PM aveva chiesto 12 anni.