CFPA Casargo: subito 50.000 euro al cda, cabina di regia per scongiurare 'squilibri'

Il CFPA di Casargo
La sintesi l'ha fatta il consigliere Stefano Simonetti, da sempre particolarmente “attento” in tema CFPA di Casargo: attraverso le nuove linee generali di indirizzo per l'anno 2023, la Provincia chiede ad APAF di gestire la scuola con il metodo del buon padre di famiglia, ponendo attenzione alla didattica e alla limitazione degli sprechi, con un occhio di riguardo al contenimento della spesa per il personale e concentrando gli investimenti all'interno della struttura.
Tutti d'accordo i (pochi) consiglieri in Aula, con il voto positivo - “di fiducia al nuovo cda” - espresso anche da Felice Rocca e Chiara Narciso, unici due membri dell'opposizione presenti ad una seduta, convocata nella serata di lunedì 19, in concomitanza con una serie di consigli comunali di fine anno.
“Le linee di indirizzo non cambiano nulla rispetto agli anni passati” ha comunque sentenziato Rocca, dopo essersi accodato a Simonetti nell'augurare buon lavoro al nuovo consiglio di amministrazione di APAF con il presidente Francesco Silverj presente in sala, accanto al direttore Marco Cimino. Criticate di fatto anche le due novità introdotte dal documento - illustrato dal consigliere delegato Mattia Micheli – ovvero l'anticipo di 50.000 euro per il sostegno dell'operatività aziendale (in aggiunta ai 100.000 euro che continueranno ad essere assicurati per l'attivazione del quinto anno) e la verifica, entro il 30 giugno 2023, del raggiungimento degli obiettivi e, entro lo stesso termine, il monitoraggio della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell'Agenzia, raffrontando la stessa con il bilancio di previsione al fine di prevenire situazioni di squilibrio. Quanto alla somma, Rocca ha sottolineato come la stessa non basterà nemmeno per coprire l'incremento delle spese energetiche; quanto alla cabina di regia, l'osnaghese avrebbe preferito paletti più stringenti, con accertamenti a tre mesi, “onde evitare di arrivare a fine anno a coprire disavanzi”.
Di diverso avviso Micheli che ha rimarcato come i 50.000 euro concessi al cda siano un “segnale”. “Non possiamo farci belli delle attività di Casargo, lasciando al CFPA e alle famiglie dei ragazzi l'onere di coprire i costi per la didattica e per il mantenimento della foresteria-convitto. Quello che vogliamo dare è un segnale che dovrà ambire a diventare strutturale, serve a dire al consiglio di amministrazione che la Provincia c'è. Ed è anche una atto di responsabilizzazione al cda, stiamo dando un contributo che non era mai stato messo a preventivo ma a consuntivo per coprire poi il disavanzo”. Il tutto in considerazione anche delle risultanze della due diligence (non esposte in consiglio nemmeno a questo giro). “Il lavoro del dottor Rancan ha aperto gli occhi sul fatto che per mantenere l'eccellenza servono coperture maggiori di quelle previste. Sappiamo che 50.000 euro non bastano, ma come detto sono da leggersi come responsabilizzazione e sostegno”.
Inamovibile Rocca, tornato, in chiusura di discussione, a ribadire un concetto già espresso a più riprese in Aula. Il ragionamento è stato questo: Casargo è un'eccellenza, come di livello sono anche altre scuole del territorio; la provincia deve riuscire a fare la sua parte per tutti i plessi; Casargo deve capire i tempi che stiamo vivendo e confrontarsi con quelli.
A.M.
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