Percosse tra 'Fratelli d'Italia': non doversi procedere per Zamperini
Giacomo Zamperini e Marco Masetti
Il fatto – che chiaramente entrambe le parti hanno intenzione di lasciarsi alle spalle – sarebbe consistito in una accesa discussione di carattere politico, tra dirigenti dello stesso movimento, che dalle parole sembrerebbe essere degenerata, finché – stando alla querela al tempo presentata da Masetti - sarebbe volato qualche schiaffo.
“Colpa di un qui pro quo con la persona interessata avvenuto 3 anni fa” ha commentato lo stesso Zamperini, ora candidato alle regionali, al termine dell'udienza, spiegando che la vicenda giudiziaria molto probabilmente non si sarebbe mai nemmeno incardinata davanti al giudice, se non fosse stata per la morte prematura dello stesso querelante: “noi due ci eravamo già chiariti”.
Così, a porre fine al procedimento prima ancora che iniziasse ci ha pensato la famiglia Masetti, che, peraltro, si sarebbe trovata a gestire una situazione di cui era all'oscuro.
Essendo il reato per cui era imputato Zamperini procedibile a querela, lo stesso Vpo Germano Montanari ha chiesto sentenza di non doversi procedere, così come il difensore. Così, in una manciata di minuti, il reato è stato dichiarato estinto con sentenza emessa dalla dottoressa Signorile.
F.F.