Nuova Lecco-Ballabio: serviranno 'alcune settimane' per la bonifica e la messa in sicurezza

Pessime notizie dopo il sopralluogo di sabato dei geologi e dei rocciatori incaricati da ANAS della valutazione del fronte roccioso che sovrasta la ss36 dir in corrispondenza della Galleria Giulia, nel punto in cui venerdì pomeriggio massi di notevoli dimensioni sono franati sulla sede stradale:  “nonostante le condizioni climatiche non del tutto favorevoli, che pertanto richiederanno un supplemento di indagini, le risultanze odierne – fa sapere la Prefettura - portano a stimare tempi per il disgaggio della parete franabile e per la successiva messa in sicurezza dell’area di alcune settimane, a condizione che le operazioni - che peraltro inizieranno già nella giornata di domani - non subiscano rallentamenti o imprevisti”.
Che la situazione fosse seria, del resto era risultato fin da subito evidente. Il sorvolo odierno – effettuato con l’ausilio di un elicottero messo a disposizione dai vigili del fuoco – ha certificato quanto sotto gli occhi di tutti, con la necessità evidente di intervenire sul costone della montagna prima di ripristinare la circolazione sulla nuova Lecco-Ballabio.
Da lunedì, alla ripresa della settimana lavorativa, le misure già in essere per la gestione “alternativa” del traffico saranno ulteriormente implementate secondo uno schema che sarà definito nella mattinata di domenica. Il Comitato di sicurezza attivato in Prefettura ha a tal proposito convocato per domenica una riunione   conclusiva con i Sindaci dei Comuni della Valsassina, presso la sede di Barzio della Comunità Montana Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera, al termine della quale saranno definite le disposizioni di dettaglio, che saranno poi tempestivamente comunicate agli organi di informazione e rese disponibili, nella maniera più ampia possibile, all’utenza automobilistica ed ai cittadini. Nella consapevolezza che, per settimane, la viabilità lecchese sarà messa a dura prova.
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