Arriva il Padova: Lecco in cerca di riscatto dopo lo scivolone di Busto
LEGA PRO
18^ GIORNATA : DOMANI AL RIGAMONTI-CEPPI (14,30) ARRIVA IL PADOVA
Domani al “Rigamonti-Ceppi” (14,30) un Padova alla ricerca di se stesso misurerà lo spirito di reazione dei blucelesti, desiderosi di riscattare lo scivolone di Busto Arsizio. Gli aquilotti, quinti in classifica a quota trenta, restano saldi nel gruppo playoff che per ora vede esclusi proprio i veneti, attardati rispetto agli obiettivi di inizio stagione. Il Padova occupa infatti l'undicesimo posto con 23 punti, a due lunghezze dalla Pro Vercelli.
Mister Foschi, dal canto suo, proverà a far ripartire il vascello dopo le secche di Busto Arsizio.
“Stiamo bene – assicura il tecnico bluceleste – Siamo reduci da una brutta prova, a conferma che il Lecco riesce a fare risultato solo attraverso la prestazione. Quando la squadra si esprime sottotono va incontro a brutte sorprese. Domani affronteremo un test difficile, contro una formazione costruita per giocare un campionato importante”.
- Condizione fisica?
“Solo qualche acciacco muscolare. Un paio di ragazzi si sono allenati di meno. Per domani dovrei avere tutti a disposizione. Sussiste solo un dubbio per un giocatore. Domani mattina valuteremo. Abbiamo disputato tre partite in otto giorni. La prima e la seconda sono andate bene dal punto di vista fisico, la terza meno. Abbiamo pagato un po'. La squadra ha svolto in settimana un lavoro improntato al recupero energie, perché domani dovremo essere agguerriti e arrabbiati dopo il risultato negativo”.
- Pare che il Padova abbia attuato un cambio di mentalità: meno spavalderia e più equilibrio.
“Mi aspetto comunque un avversario forte. Oltretutto è bene allenato da un tecnico come Caneo, il quale, nel momento difficile, ha capito che occorreva cambiare qualcosa. Ha giocato ultimamente con un modulo diverso però non so se si disporrà con il 3-4-3 iniziale o il 4-3-3 più recente. Sono tuttavia convinto che il Padova arriverà a Lecco con l'intenzione di affermare la propria forza. Ma è meglio pensare a noi stessi. I trenta punti in classifica ce li siamo guadagnati, però vogliamo andare avanti per conquistare qualcosa di più importante. Per fare ciò dovremo passare dalla partita di domani che è difficile per noi ma pure per gli avversari”.
- Il Padova è una squadra che subisce più gol nei secondi tempi...
“E' un dato di fatto che prendiamo per buono. I numeri dicono qualcosa ma il calcio non è matematica. Comunque i dati offrono segnali. Da parte nostra cercheremo di far valere quanto conquistato attraverso lo spirito agonistico e la fase difensiva, elementi imprescindibili”.
- Situazione infortunati
“Celjak si è allenato, rimane a disposizione ma non so se riuscirà a farcela. Tordini oggi sarà in campo con la formazione Primavera (contro la Pro Sesto, ndr), insieme con Liberati. Non ci saranno Purro e Eusepi” .
- Qualche sorpresa domani nell'undici iniziale?
“Può darsi. Metterò in campo la formazione migliore. Quale? Non ve la darò mai. Intanto i ragazzi in settimana hanno organizzato allo stadio un pranzo tra di loro. Sono rimasti qui fino alle 18 per il piacere di stare insieme. Un gruppo di questo tipo, così unito, può senz'altro regalare qualche punto in più a fine campionato”.
Un po' ridimensionato rispetto alle ultime due stagioni, il Padova resta pur sempre una squadra di tutto riguardo per profondità della rosa e tradizione calcistica. Rammentiamo che il club veneto, nella sua lunga storia (fondazione nel 1910), ha disputato sedici campionati di A e trentotto di B, lanciando atleti come Alex Del Piero, Demetrio Albertini e Angelo Di Livio. Le ultime due annate si sono rivelate “maledette” per gli euganei, i quali non sono riusciti a centrare l'obiettivo anelato della serie B causa le sconfitte nelle finali playoff contro l'Alessandria nel 2021 (ai rigori !) e Palermo lo scorso mese di giugno.
Nell'attuale campionato il rendimento è ondivago, nonostante la presenza in rosa di validi giocatori come il portiere Donnarumma, i difensori Valentini, Belli, Gasbarro, Curcio, i centrocampisti Jelenic, Dezi, Germano, gli attaccanti Liguori, Ceravolo ( in A con Reggina, Atalanta e Parma) e Aljosa Vasic, ex bluceleste
In trasferta i biancoscudati hanno raccolto tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte. Il reparto offensivo, sebbene ricco di talenti, non sta fornendo un rendimeno adeguato (19 gol fatti) se si escludono le performace di Michael Liguori, autore di sette centri. A quota tre Vasic, a due Dezi e Ceravolo. La difesa ha incassato gli stessi gol (21) della omologa bluceleste.
La formazione di mister Caneo e del diesse Mirabelli (ex Milan) è reduce da un risultato positivo e uno negativo. Domenica in campionato ha vinto in casa contro il Trento per 2-1 (gol di Vasic e Liguori) mentre mercoledì, sempre all'Euganeo, è stata eliminata ai quarti di finale di Coppa Italia dalla Juventus Next Gen (2-1 per i bianconeri e rete di De Marchi nel recupero)
Parlare di Lecco-Padova significa riabbracciare un pezzo di storia bluceleste. Alla squadra biancorossa è infatti legata la prima vittoria dell'Aquila in serie A. Era il 9 ottobre 1960 e i lecchesi, a zero punti dopo le trasferte di Firenze e Catania, esordirono al Rigamonti proprio contro i veneti che provenivano dal roboante successo sul Milan (4-1). Le squadre scesero in campo così. LECCO: Bruschini, Franchi, Tettamanti, Gotti, Cardarelli, Duzioni, Savioni, Abbadie, Bonacchi, Arienti, Gilardoni. Allenatore Angelo Piccioli. PADOVA: Pin, Blason, Cervato II°, Bertolini, Azzini, Scagnellato, Tortul, Rosa, Milani, Celio, Agnoletto. Allenatore Nereo Rocco. Arbitro Babini di Ravenna. Spettatori 13.000 circa.
Sotto una fitta pioggia, gli aquilotti riuscirono ad artigliare il successo con una doppietta di Bonacchi (al 15' e al 68') che determinò il punteggio di 2-1. Nei ricordi dei tifosi resta impressa anche la duplice sfida playout in appendice al campionato 1998/99. All'andata, giocata al Rigamonti-Ceppi, il campo sancì il risultato di 1-1 ( Barone e Calabro) mentre nel ritorno del 6 giugno 1999, un gol di “Bebeto” Bertolini al 41' permise ai blucelesti di conquistare una insperata salvezza.
In totale il Lecco e il Padova si sono incontrati 45 volte, Coppa Italia compresa. Il bilancio è di 17 vittorie biancoscudate, 13 pareggi e 15 successi blucelesti.
La gara di domani sarà diretta dal fischietto calabrese Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola.
LE ALTRE PARTITE DEL 18° TURNO: Sangiuliano-Triestina, Arzignano V.- Juventus Next Gen, Feralpisalò – Novara, Mantova-Pro Vercelli, Pergolettese-Pro Sesto, Piacenza-Pro Patria, Pordenone-LR Vicenza, Virtus Verona-Renate, Trento-AlbinoLeffe.
CLASSIFICA: LR Vicenza 32, Feralpi, Pro Sesto, Pordenone 31, Lecco 30, Novara e Renate 27, Juventus N.G. 26, Pro Patria e Pro Vercelli 25, Padova 23, Arzignano e Pergolettese 22, AlbinoLeffe, Sangiuliano 20, Mantova 19, V.Verona 16, Trento 13, Piacenza e Triestina 12.
18^ GIORNATA : DOMANI AL RIGAMONTI-CEPPI (14,30) ARRIVA IL PADOVA
Domani al “Rigamonti-Ceppi” (14,30) un Padova alla ricerca di se stesso misurerà lo spirito di reazione dei blucelesti, desiderosi di riscattare lo scivolone di Busto Arsizio. Gli aquilotti, quinti in classifica a quota trenta, restano saldi nel gruppo playoff che per ora vede esclusi proprio i veneti, attardati rispetto agli obiettivi di inizio stagione. Il Padova occupa infatti l'undicesimo posto con 23 punti, a due lunghezze dalla Pro Vercelli.
Mister Foschi, dal canto suo, proverà a far ripartire il vascello dopo le secche di Busto Arsizio.
“Stiamo bene – assicura il tecnico bluceleste – Siamo reduci da una brutta prova, a conferma che il Lecco riesce a fare risultato solo attraverso la prestazione. Quando la squadra si esprime sottotono va incontro a brutte sorprese. Domani affronteremo un test difficile, contro una formazione costruita per giocare un campionato importante”.
- Condizione fisica?
“Solo qualche acciacco muscolare. Un paio di ragazzi si sono allenati di meno. Per domani dovrei avere tutti a disposizione. Sussiste solo un dubbio per un giocatore. Domani mattina valuteremo. Abbiamo disputato tre partite in otto giorni. La prima e la seconda sono andate bene dal punto di vista fisico, la terza meno. Abbiamo pagato un po'. La squadra ha svolto in settimana un lavoro improntato al recupero energie, perché domani dovremo essere agguerriti e arrabbiati dopo il risultato negativo”.
- Pare che il Padova abbia attuato un cambio di mentalità: meno spavalderia e più equilibrio.
“Mi aspetto comunque un avversario forte. Oltretutto è bene allenato da un tecnico come Caneo, il quale, nel momento difficile, ha capito che occorreva cambiare qualcosa. Ha giocato ultimamente con un modulo diverso però non so se si disporrà con il 3-4-3 iniziale o il 4-3-3 più recente. Sono tuttavia convinto che il Padova arriverà a Lecco con l'intenzione di affermare la propria forza. Ma è meglio pensare a noi stessi. I trenta punti in classifica ce li siamo guadagnati, però vogliamo andare avanti per conquistare qualcosa di più importante. Per fare ciò dovremo passare dalla partita di domani che è difficile per noi ma pure per gli avversari”.
- Il Padova è una squadra che subisce più gol nei secondi tempi...
“E' un dato di fatto che prendiamo per buono. I numeri dicono qualcosa ma il calcio non è matematica. Comunque i dati offrono segnali. Da parte nostra cercheremo di far valere quanto conquistato attraverso lo spirito agonistico e la fase difensiva, elementi imprescindibili”.
- Situazione infortunati
“Celjak si è allenato, rimane a disposizione ma non so se riuscirà a farcela. Tordini oggi sarà in campo con la formazione Primavera (contro la Pro Sesto, ndr), insieme con Liberati. Non ci saranno Purro e Eusepi” .
- Qualche sorpresa domani nell'undici iniziale?
“Può darsi. Metterò in campo la formazione migliore. Quale? Non ve la darò mai. Intanto i ragazzi in settimana hanno organizzato allo stadio un pranzo tra di loro. Sono rimasti qui fino alle 18 per il piacere di stare insieme. Un gruppo di questo tipo, così unito, può senz'altro regalare qualche punto in più a fine campionato”.
Un po' ridimensionato rispetto alle ultime due stagioni, il Padova resta pur sempre una squadra di tutto riguardo per profondità della rosa e tradizione calcistica. Rammentiamo che il club veneto, nella sua lunga storia (fondazione nel 1910), ha disputato sedici campionati di A e trentotto di B, lanciando atleti come Alex Del Piero, Demetrio Albertini e Angelo Di Livio. Le ultime due annate si sono rivelate “maledette” per gli euganei, i quali non sono riusciti a centrare l'obiettivo anelato della serie B causa le sconfitte nelle finali playoff contro l'Alessandria nel 2021 (ai rigori !) e Palermo lo scorso mese di giugno.
Nell'attuale campionato il rendimento è ondivago, nonostante la presenza in rosa di validi giocatori come il portiere Donnarumma, i difensori Valentini, Belli, Gasbarro, Curcio, i centrocampisti Jelenic, Dezi, Germano, gli attaccanti Liguori, Ceravolo ( in A con Reggina, Atalanta e Parma) e Aljosa Vasic, ex bluceleste
In trasferta i biancoscudati hanno raccolto tre vittorie, un pareggio e quattro sconfitte. Il reparto offensivo, sebbene ricco di talenti, non sta fornendo un rendimeno adeguato (19 gol fatti) se si escludono le performace di Michael Liguori, autore di sette centri. A quota tre Vasic, a due Dezi e Ceravolo. La difesa ha incassato gli stessi gol (21) della omologa bluceleste.
La formazione di mister Caneo e del diesse Mirabelli (ex Milan) è reduce da un risultato positivo e uno negativo. Domenica in campionato ha vinto in casa contro il Trento per 2-1 (gol di Vasic e Liguori) mentre mercoledì, sempre all'Euganeo, è stata eliminata ai quarti di finale di Coppa Italia dalla Juventus Next Gen (2-1 per i bianconeri e rete di De Marchi nel recupero)
Parlare di Lecco-Padova significa riabbracciare un pezzo di storia bluceleste. Alla squadra biancorossa è infatti legata la prima vittoria dell'Aquila in serie A. Era il 9 ottobre 1960 e i lecchesi, a zero punti dopo le trasferte di Firenze e Catania, esordirono al Rigamonti proprio contro i veneti che provenivano dal roboante successo sul Milan (4-1). Le squadre scesero in campo così. LECCO: Bruschini, Franchi, Tettamanti, Gotti, Cardarelli, Duzioni, Savioni, Abbadie, Bonacchi, Arienti, Gilardoni. Allenatore Angelo Piccioli. PADOVA: Pin, Blason, Cervato II°, Bertolini, Azzini, Scagnellato, Tortul, Rosa, Milani, Celio, Agnoletto. Allenatore Nereo Rocco. Arbitro Babini di Ravenna. Spettatori 13.000 circa.
Sotto una fitta pioggia, gli aquilotti riuscirono ad artigliare il successo con una doppietta di Bonacchi (al 15' e al 68') che determinò il punteggio di 2-1. Nei ricordi dei tifosi resta impressa anche la duplice sfida playout in appendice al campionato 1998/99. All'andata, giocata al Rigamonti-Ceppi, il campo sancì il risultato di 1-1 ( Barone e Calabro) mentre nel ritorno del 6 giugno 1999, un gol di “Bebeto” Bertolini al 41' permise ai blucelesti di conquistare una insperata salvezza.
In totale il Lecco e il Padova si sono incontrati 45 volte, Coppa Italia compresa. Il bilancio è di 17 vittorie biancoscudate, 13 pareggi e 15 successi blucelesti.
La gara di domani sarà diretta dal fischietto calabrese Ermes Fabrizio Cavaliere di Paola.
LE ALTRE PARTITE DEL 18° TURNO: Sangiuliano-Triestina, Arzignano V.- Juventus Next Gen, Feralpisalò – Novara, Mantova-Pro Vercelli, Pergolettese-Pro Sesto, Piacenza-Pro Patria, Pordenone-LR Vicenza, Virtus Verona-Renate, Trento-AlbinoLeffe.
CLASSIFICA: LR Vicenza 32, Feralpi, Pro Sesto, Pordenone 31, Lecco 30, Novara e Renate 27, Juventus N.G. 26, Pro Patria e Pro Vercelli 25, Padova 23, Arzignano e Pergolettese 22, AlbinoLeffe, Sangiuliano 20, Mantova 19, V.Verona 16, Trento 13, Piacenza e Triestina 12.
R.F.