Sulla frana caduta sulla Lecco-Ballabio

Enrico Baroncelli
Segretario Circolo PD Valsassina
Direttore www.politicamente.eu
Quello che è successo ieri pomeriggio in Valsassina, una enorme frana che è caduta sulla nuova Lecco Ballabio, e che solo per caso non ha causato vittime (pensiamo se fosse caduta mentre passavano i pullman degli studenti, che riportano da Lecco proprio verso quell'ora gli studenti delle Superiori) ci riporta pesantemente al tema del dissesto idrogeologico, anche in Lombardia.  
Siamo ormai abituati alle frane che chiudono le strade per Premana, oppure per Pagnona, oppure Vendrogno o Parlasco. Sono nell'ordine delle cose, ormai, così come le calamità che hanno colpito Primaluna tre anni fa o Cortenova 20 anni fa, commemorata da poco.  
L'Italia è un paese che al 91 % e più è a rischio idrogeologico" afferma senza mezzi termini Antonello Fiore, presidente nazionale della Società italiana di geologia ambientale, ricordando quello che Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) ricorda ormai dal 2018.   Questo ci dovrebbe preoccupare, e l'Ambiente dovrebbe anche essere un tema fondamentale della prossima campagna elettorale in Lombardia. Cioè la conservazione dell'Ambiente, da non usare solo come speculazione o come strumento di ricchezza per pochi a svantaggio di molti : pensiamo alla manifestazione di domenica 12 per la salvaguardia del Monte San Primo, sopra Bellagio, dove quasi tutte le associazioni ambientaliste lombarde si ritroveranno per scongiurare la costruzione di impianti sciistici in un'area troppo bassa e inadeguata, ma anche ai nuovi progetti che riguardano Barzio e i Piani di Bobbio, già rovesciati vent'anni fa da lavori ben poco rispettosi delle sue caratteristiche.   Lo sappiamo: il "Partito del cemento" è trasversale a tutte le formazioni politiche, ma oggi si deve sollevare una nuova coscienza ambientalista comune: va bene lavorare per ristrutturare l'esistente, anche con il bonus del 110% per favorire le aziende edili, ma basta cementificare il sempre più scarso verde rimasto in Lombardia. Lo dice da anni anche la Coldiretti, che si batte per salvaguardare da cementificazione e asfalto i pochi campi verdi disponibili di una Regione che una volta era la regina dell'agricoltura in Italia.  
Sempre in questo senso ha dell'incredibile che proprio tre giorni fa, come denuncia il consigliere regionale del PD Fabio Pizzul, "il Governatore Fontana abbia fatto bocciare con 31 no e 23 sì una mozione del Pd che chiedeva di istituire una unità di missione di contrasto al dissesto idrogeologico." La proposta era quella di istituire, in collaborazione con gli Enti locali "una Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo di azioni di mitigazione climatica”, al fine di "progettare e pianificare interventi di prevenzione e manutenzione territoriale". 
 "Occorre monitorare e farsi carico della manutenzione di tante aree fragili " conclude Pizzul, e "concentrare per questo le risorse che ci sono e che purtroppo vengono spese senza obiettivi criteri di priorità, e penso ai quattro miliardi del Piano Lombardia, andati in rotonde, marciapiedi e piccoli interventi sparsi e sconnessi tra loro."  
Quindi anche proprio per questo Pizzul si augura che il prossimo Governo regionale sia ben diverso, come speriamo, a questo punto, se lo augurino anche tanti valsassinesi!  
Enrico Baroncelli
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