Torna per Natale ''C'era una volta El Lecch Gaina''

Torna anche quest'anno, all'approssimarsi del Natale, "C'era una volta El Lecch Gaina", pubblicazione curata dal giornalista Germano Campione che è stato direttore del mitico periodico satirico dal 1968 al 2001. In questa nuova raccolta viene dato ampio spazio a testi e caricature che nel corso degli anni sono apparsi nei 50 numeri della rivista.

Germano Campione

 

Non mancano spunti e fatti legati all'attualità: presi di mira molti personaggi (lecchesi e non) del mondo della politica, della cultura, dello sport, giornalisti e gente comune. In copertina spicca un coloratissimo disegno del 1970 con il monumento ad Alessandro Manzoni assediata dalle auto (allora circolava la voce di spostare la statua, oggi c'è la minaccia di una rotatoria che si farà quanto prima). Quest'anno il sottotitolo è "Schiscia la notizia" con una schiscetta che nelle varie pagine segnala notizie, quasi vere, della serie fake news. Complessivamente sono oltre duecento i personaggi "citati e macinati per le feste" ed elencati in ultima pagina.
La raccolta, diffusa gratuitamente nelle edicole, nella biblioteca di Lecco e in altri spazi pubblici, propone pagine sul dialetto, sul Manzoni, citazioni dalle rubriche satiriche tv Oblò e Puntaspilli e poi argomenti come il quarto ponte, la nuova sede del municipio di Lecco, l'area della Piccola, le risse in centro città, le battaglie dei tavolini, la passione per il cinema del prevosto monsignor Milani, la giostra degli allenatori della Calcio Lecco, il teatro della Società, il pittore Orlando Sora, lo scrittore Andrea Vitali, le polemiche sulla grande viabilità e i problemi del traffico urbano.
Trovano spazio anche fotomontaggi legati al sindaco Gattinoni (paragonato ad un novello Antonio Vivaldi), alla premier Giorgia Meloni (camuffata da corazziera), ai consiglieri comunali Corrado Valsecchi e Giacomo Zamperini, al giornalista Marco Calvetti e all'allenatore De Paola.

In chiusura, alcune citazioni tratte dalla pubblicazione (progetto grafico di Studio Light di Malgrate): quella del senatore degli anni '60 Tommaso Morlino che riuscì ad imparare l'unica frase in dialetto "Adèss basta de laurà, nemm a mangià"; poi le battute "Per il principio della Grande Lecco il nuovo municipio va fatto a Morterone" e "Il futuro quarto ponte tra Pescate e Lecco potrebbe chiamarsi Ponte Dante, non come Alighieri ma come De Capitani (sindaco di Pescate, ndr)". Infine la premier Giorgia Meloni che afferma: "Questo Lecch Gaina secondo me è un po' troppo maschilista. Per entrare in questa pubblicazione mi sono camuffata da corazziera, allungandomi un po' grazie a Ilizarov, che voi lecchesi conoscete benissimo".
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