Provincia: dopo la condanna per bancarotta, Hofmann conferma Micheli quale vice. 'Viva perplessità' a sinistra

Mattia Micheli e Alessandra Hofmann
La vicenda giudiziaria diventa politica. Il Gruppo Consiliare La Provincia Territorio Bene Comune, dopo aver chiesto chiarimenti direttamente alla Presidente Alessandra Hofmann, torna a focalizzare la propria attenzione sulla condanna irrogata lo scorso mese di ottobre dal collegio giudicante del Tribunale di Lecco in capo al numero due dell'Ente e sull'opportunità di confermare Mattia Micheli nel ruolo assegnatogli nell'immediatezza delle elezioni, quando, tra l'altro, già era stato incardinato il processo a suo carico. Bancarotta fraudolenta per distrazione, il reato contestato all'ex forzista, ora in quota Lega, dopo il passaggio tra le fila del movimento salvianiano di Mauro Piazza. Nulla di legato all'attività politica, in Provincia o in Comune ad Abbadia, dove siede quale capogruppo della compagine trasversale che ha portato l'unico candidato, Roberto Sergio Azzoni, a indossare la fascia tricolore. Al centro del faldone processuale il crac della CBS srl, la società nata per il recupero dello storico Cortile delle Botti e dei Sassi di via Ghislanzoni a Lecco, dichiarata, come altre società in qualche modo legate alla famiglia dell'imprenditore, fallita nel 2019. Micheli ne era il legale rappresentante. Due anni – con la sospensione della pena subordinata al pagamento entro i termini stabiliti dal tribunale di un risarcimento pari a 160.800 euro alla curatela – la condanna comminata al 40enne.
"In occasione di un incontro tenutosi lo scorso 2 novembre, la Presidente Alessandra Hofmann ha confermato che, in ossequio al principio del massimo rispetto dei diritti individuali e delle garanzie costituzionali, allo stato attuale, giudica la recente condanna in primo grado per “bancarotta fraudolenta con distrazione”, comminata al vicepresidente Mattia Micheli, ininfluente sia dal punto di vista politico, sia da quello istituzionale. Ritiene pertanto di non dover assumere iniziative in merito" fanno sapere dall'opposizione. "Pur confermando la nostra intenzione di astenerci da qualsiasi valutazione di carattere giuridico e assicurando il massimo rispetto delle persone coinvolte nella vicenda, esprimiamo viva perplessità per la decisione. Consapevoli che la condanna non generi impatti automatici sullo status di consigliere provinciale del vicepresidente Micheli, esprimiamo tutto il nostro dissenso in merito alla scelta di confermarlo, non soltanto nelle importanti deleghe attualmente ricoperte, ma soprattutto nella sua funzione di vicepresidente con funzioni vicarie della Presidenza Provinciale. La fretta - proseguono i consiglieri guidati dal capogruppo Paolo Negri, bersagliando in particolare Alessandra Hofmann - con la quale la Presidente ha inteso accantonare la questione, suggerisce volontà di rimozione di un imbarazzante problema, potenzialmente deleterio per il prestigio e la credibilità di un’Amministrazione Provinciale, di solito spasmodicamente attenta alla propria immagine pubblica".
In fine l'affondo in campo avversario: "A distanza di un anno dalle elezioni provinciali, la conferma del vicepresidente Micheli riteniamo aggiunga un ulteriore elemento di fragilità nella compagine amministrativa di centro-destra, già particolarmente segnata da dissidi interni e insuccessi politici".
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