Lecco: senzatetto ospitato nello scantinato di un negozio è trovato privo di vita

Un altro dramma in città. Meno violento rispetto a quello della scorsa settimana ma comunque graffiante in una Lecco tutta luci e iniziative aspettando il Natale. Dopo il 46enne datosi fuoco lungo il sentiero che conduce al Santuario della Rovinata, ci troviamo a scrivere di un altro "povero Cristo", ci si passi il termine non scelto sicuramente per sminuire, morto nella più completa solitudine nello scantinato di uno dei palazzi del centro. E' successo in via Volta, la stessa via Volta a più riprese balzata agli onori della cronaca per risse e problemi di ordine pubblico.

I mezzi di soccorso accorsi in via Volta

Youssef, Giuseppe in italiano, aveva 61 appena. Nato in Senegal, in Italia, sembrerebbe non avere nessuno. Pare infatti vivesse di espedienti, in auto, a Olginate. Gravato da problemi di salute, è stato trovato privo di vita su un divano, di un locale arredato in qualche maniera. Una reggia, però, per chi, come lui, non ha nemmeno un tetto. Meglio lì sotto che fuori al freddo, a dicembre all'ombra del Resegone innevato. A concedergli l'uso di quel locale, il titolare dell'agenzia viaggi Touba affacciata sotto i portici. Un amico, connazionale, di buon cuore. Lo accoglieva di giorno in ufficio, per qualche battuta, il pranzo insieme. E capitava gli concedesse anche di restare a dormire, nel seminterrato, per non lasciarlo all'addiaccio. Così aveva fatto anche sabato.

Oggi, la tragica scoperta. Sdraiato sul divano Youssef si è addormentato per sempre. E' morto di morte naturale, da solo, senza disturbare. Al medico di Areu, fatto intervenire con i volontari della Croce Rossa, non è rimasto che constatarne il decesso. Alla Polizia il compito di organizzare la rimozione di una salma che probabilmente nessuno reclamerà.
A.M.
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