Fiaccolata a Bindo vent'anni dopo la frana con un pensiero solidale a Ischia

È stata una lunga e partecipata fiaccolata ad illuminare, quest'oggi, al calare delle tenebre, la frazione di Bindo e a riscaldare i ricordi di quanti vent'anni fa hanno vissuto il dramma della frana.

Ad attendere le torce alla chiesa di San Biagio don Marco Mauri, prevosto di Primaluna, che nel corso della messa ha ringraziato chi "vent'anni fa è stato attento e chi ha ubbidito. Questo ha permesso di essere qui a ringraziare il Signore e raccontarci quello che è successo - ha detto il sacerdote, senza dimenticare - coloro che quel giorno hanno fatto tanto e oggi non sono più in mezzo a noi".

Dopo la funzione religiosa, ci si è spostati al centro polifunzionale. A prendere la parola è stato il sindaco Sergio Galperti, che ha insistito sul tema del conoscere: “serve a tutti, alle istituzioni e tornare a credere nelle istituzioni; il conoscere serve ai tecnici, ai volontari e a tutti i corpi che intervengono nel primo soccorso, perché la conoscenza e importantissima per agire: se conosco riesco ad intervenire”.
Il suo pensiero, in un parallelo tra ieri e oggi, è andato ad Ischia ed agli abitanti dell'isola: “stanno vivendo quello che Cortenova ha vissuto venti anni fa, anche a loro il fango ha portato via case e purtroppo ci sono state vittime, che invece noi non piangiamo”.

Non poteva mancare un ringraziamento a tutti i soccorritori, riprendendo altresì quanto emerso anche dal convegno ospitato in mattinata dalla Comunità Montana (QUI l'articolo) ovvero come Cortenova abbia fatto da modello. “Ha permesso ai cittadini di capire tante cose, e penso che sia andato tutto poi per il meglio, abbiamo ricostruito e i soldi che sono arrivati sono stati utilizzati in maniera consona” ha detto, ricordando come l'abitato e la sp62 siano stati messi in sicurezza e come, con il tempo, si siano ricostruite case e attività. “Il lavoro dei cortenovesi è da portare come esempio per tutto il territorio” ha continuato.

E ripensando alla fiaccolata  ha voluto sottolineare l'emozione provata nel vedere, al passaggio al campo sportivo, i giovani calciatori fermare il pallone e rispettare un minuto di silenzio. Anche a loro, ai ragazzi del paese, a chi vent'anni fa non c'era, è dedicato il video realizzato per l'anniversario odierno con una serie di testimonianze di chi, da un momento all'altro, si è trovato la vita sconvolta.

Commozione, sui volti del pubblico, nel rivedere, nel filmano, la gente lasciare le proprie abitazioni, con il terrore per il futuro impresso sui volti. Le ferite che in certi casi non sono ancora rimarginate. Ma la presenza questa sera tante persone, è un gesto di speranza che pone al centro il rispetto e la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.
M.A.
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