Valmadrera: pratone di Parè, raccolta dei tessili e... fascia tricolore, il sindaco replica alle minoranze

Il sindaco Antonio Rusconi
Due le interrogazioni presentate dal gruppo di minoranza "Ascolto Valmadrera" finite al centro della discussione ieri sera in aula. La prima, letta da Guido Villa, è stata pensata per "conoscere i motivi e i criteri in base ai quali con assiduità ricorrente, da parte del sindaco, si continua a concedere la fascia tricolore ai consiglieri comunali in contrasto alla normativa vigente che ne disciplina l'uso".
"Inizialmente mi era sembrata quasi ironica nei miei confronti, visto che in tanti sostengono di vedermi personalmente ovunque, alle più svariate iniziative" ha commentato il primo cittadino Antonio Rusconi con un sorriso. "Ad ogni modo credo di non aver mai delegato consiglieri al mio posto, ma se fosse necessario, stante il numero di appuntamenti sul territorio e l'importanza del nostro Comune, non esiterei a farlo. All'adunata degli Alpini del 9 maggio scorso, per esempio, era presente l'assessore Anghileri perché sia io che il vice sindaco eravamo impegnati altrove. Ma mi sembra che non si tratti di una situazione così insolita, soltanto qualche giorno fa alle celebrazioni della Virgo Fidelis è intervenuta Maria Sacchi come delegata della Giunta di Lecco, mentre all'incontro dell'ANCI a Bergamo con Sergio Mattarella era presente in fascia tricolore un consigliere di Pasturo, soltanto per citare due esempi. Come farebbero altrimenti i sindaci che hanno due assessori in tutto? E la presidente della Provincia?".
Non soddisfatto della risposta Guido Villa, che ha ribadito il suo punto di vista sottolineando che, "se la fascia può essere utilizzata solo dal sindaco o al massimo essere delegata al suo vice non ci sono scappatoie".
È stata invece la "raccolta separata dei tessili", non ancora attiva a Valmadrera, il tema della seconda interrogazione, alla quale ha dato risposta sempre il primo cittadino: "In paese abbiamo un Centro del riuso, uno dei pochi sul territorio, gestito dal Centro Farmaceutico missionario. Abbiamo quindi compiuto la scelta politica di togliere i cassonetti di Humana per ridurre il degrado delle zone in cui erano posizionati, incentivando la raccolta del tessile da parte del CFM, che anche per questo ha mantenuto un secondo capannone in via Bianchi: è possibile consegnarvi sia indumenti in buono stato, riutilizzabili, oppure più malmessi, da riciclare. Crediamo sia una scelta virtuosa, che permette un recupero immediato del materiale anche a favore delle persone più indigenti, oltre che un potenziamento delle filiere di raccolta differenziata sulla scia di quanto abbiamo chiesto a Silea, anche valorizzando gli stessi Centri del riuso".
"Il fatto è che da un anno non sappiamo dove buttare i rifiuti di questo tipo, per questo chiediamo di velocizzare l'inserimento di altri punti di deposito, magari videosorvegliati o in zone più controllate, per evitare episodi come quelli segnalati presso i cassonetti" ha rilevato il consigliere di minoranza Mauro Dell'Oro.
Ed è stato ancora quest'ultimo a proporre un emendamento a un'ulteriore mozione inserita all'ordine del giorno, quella a firma del gruppo della Lega "contro" la concessione del pratone di Parè come cantiere, nel caso specifico per la nuova piscina dell'hotel "Mandarin" di Como. Se Alessandro Leidi, Elio Bartesaghi e Sara Frusca puntavano infatti a impegnare la Giunta a non utilizzare "mai più" l'area a lago per scopi non esplicitamente legati allo sviluppo turistico del territorio, "che non deve terminare con la fine dell'estate", Dell'Oro ha suggerito piuttosto l'ipotesi che l'Amministrazione si potesse confrontare di volta in volta con il Consiglio, per non escludere per esempio la possibilità di concedere il terreno in caso di emergenze, e che i proventi di un eventuale cantiere fossero destinati alla promozione turistica.
"Il fatto è che servirebbe un regolamento ad hoc per ogni area di potenziale interesse, e non è competenza del Consiglio deliberare sull'utilizzo del pratone" ha replicato il sindaco Antonio Rusconi, non condividendo la prima parte dell'emendamento. "Ad ogni modo una parte deve sempre restare libera per il passaggio di mezzi di emergenza, e anche l'Autorità di Bacino aveva dato parere favorevole all'installazione dei cantieri (già nel 2020 era stata "ospitata" la piscina di Villa d'Este, ndr.). Posso essere d'accordo, invece, sulla scelta di destinare il ricavato di eventuali nuove concessioni all'ambito turistico".
Alla luce di tre astensioni e dieci voti contrari, comunque, la mozione non è stata approvata, con evidente disappunto dei consiglieri della Lega. "Non sono d'accordo sull'emendamento, la nostra è una proposta politica per incentivare il turismo tutto l'anno, e non solo d'estate" ha ribadito Alessandro Leidi. "Dinnanzi a questa concessione all'hotel "Mandarin" mi sono resa conto della quantità di anni passati da questa e dalle precedenti Amministrazioni a fare scelte errate o a rimanere immobili per la promozione del territorio: si è messa un'etichetta di prezzo su Parè, forse la parte più bella del nostro paese, usurpata e resa persino pericolosa, perché sfido chiunque a dire che un bambino impegnato a giocare al parco non potrebbe "arrampicarsi" sulle recinzioni del cantiere".
Piccata, ancora, la risposta del sindaco: "Non si può sostenere che non è stato fatto niente per Parè, ci sono tanti progetti realizzati o in fase di concretizzazione. Sono tutte critiche ammissibili, ma serve anche rispetto".
B.P.
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