Calolzio: mezzo secolo da cronista, medaglia dell'Ordine dei Giornalisti a Giovanni Attinà

Giovanni Attinà premiato dal Presidente dell'Ordine dei Giornalisti
Lo scorso anno era toccato all'amico Umberto Filacchione. Oggi nella sala Colonne del Circolo del Commercio, presso Palazzo Bovara, in Corso Venezia a Milano, l'Ordine dei Giornalisti ha reso omaggio ad un altro "storico" cronista calolziese: il battimano è spettato a Giovanni Attinà, penna fedele dell'Eco di Bergamo, arrivato al mezzo secolo di tessera. 50 e più anni di attività in quella che lui stesso chiama "l'estrema periferia", tra fatti di cronaca (bianca e nera), partite di calcio e migliaia e migliaia di consigli comunali, seguiti anche con l'interesse del cittadino appassionato alla res publica, tanto da entrare poi anche nell'amministrazione di quella che ancora oggi Giovanni considera la "sua" AUSM.
Un'infatuazione giovanile, quella per il giornalismo - "quando avevo qualche spicciolo in tasca mi recavo in edicola per acquistare tre quotidiani, che allora costavano 30 lire, in una stagione della professione sicuramente migliore di adesso, a mio parere" - rinforzata dall'amicizia, nata tra i banchi delle scuole superiori, a Reggio Calabria, con il compagno Piero Cento che, allora, seguiva la Reggina, dettando poi i servizi telefonicamente alla redazione del giornale per cui lavorava. Arrivato al Nord, appena ha avuto la possibilità, Attinà ha iniziato così a scrivere per L'Eco. Il primo pezzullo, risale al 23 marzo 1969: una breve per raccontare di Al Bano, arrivato a Calolzio con il fratello, per esibirsi all'ormai da tempo dismesso Cinema-Teatro Manzoni. Tanti gli aneddoti legati ai successivi incontri e alle collaborazioni via via intraprese a cominciare da quella, avviata nel novembre 1969, con il Corriere della Sera. E poi, ancora nella stagione del telefono e del "fuori sacco", con Il Giornale di Lecco, La Notte, Il Giornale di Bergamo, Il Resegone. Passando - in tutti i sensi - anche da Radio Grignetta, Radio Alta e Radio Cristal nonché da Bergamo TV. Sempre mantenendo l'impegno originale con L'Eco di Bergamo, per cui tutt'ora scrive. Con il piglio deciso che, da “brontolone”, lo contraddistingue anche nella vita.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.