Valmadrera: furto all'autolavaggio, 34enne condannato a 3 anni e 15 giorni
Condanna pesante quella irrogata quest'oggi dal giudice monocratico Paolo Salvatore a carico di un 34enne finito nei guai per un furto messo a segno nella notte a cavallo tra il 13 e il 14 luglio 2020 a Valmadrera. Approfittando del buio, qualcuno ha forzato la macchinetta dell'autolavaggio posto in una delle stazioni di servizio del paese, asportando monetine per circa 250 euro. A ricondurre quel qualcuno all'odierno imputato – Gabriele F. - è stata la Polizia di Stato, dopo la denuncia presentata dal titolare della pompa di benzina che ha altresì messo a disposizione delle divise i filmati del circuito di videosorveglianza posto a vigilanza degli impianti. Ma la svolta per la risoluzione sarebbe arrivata dopo il fermo, il 24 luglio, una decina di giorni dunque dopo il furto, proprio del 34enne pizzicato da una Volante in giro con la stessa bicicletta del ladro ed in possesso di un cacciavite e di una punta, arnesi considerati atti allo scasso. Da qui la denuncia per il loro “possesso ingiustificato” ma anche per la razzia ai danni dell'autolavaggio, visto la corrispondenza tra la sua fisionomia e quella del ladro immortalato dagli occhi elettronici dell'area di servizio. A fregarlo l'acconciatura e i tatuaggi sulle braccia, come riferito dal poliziotto sentito quest'oggi quale ultimo teste, prima della chiusura dell'istruttoria. Ha cercato – evidentemente invano – di ricondurre il cacciavite e la punta a “strumenti per la riparazione d'emergenza” della bicicletta l'avvocato difensore che, nella propria requisitoria, ha anche parlato del “meccanismo psicologico che potrebbe aver influenzato l'identificazione”, sottolineando come le braccia disegnate siano assai comuni come pure i capelli raccolti in una coda. Chiaramente di tutt'altro avviso il giudice, che pur escludendo una aggravante in contestazione, ha condannato Gabriele F. a 3 anni e 15 mesi di reclusione, oltre a una multa da 250 euro.