Bellano: gli Alpini si radunano a Lezzeno nel ricordo dei caduti e del Beato don Gnocchi

E' stata celebrata questa mattina presso il Santuario della Beata Vergine di Lezzeno, a Bellano, la festa in ricordo dei caduti e alla memoria del Beato don Carlo Gnocchi.

Le immagini delle autorità e degli alpini radunati a Lezzeno questa mattina

Alla presenza di numerosi gruppi di alpini della Sezione di Lecco, del sindaco Antonio Rusconi e del prefetto Sergio Pomponio, dopo la deposizione della corono d'alloro al monumento dei caduti, sono state proprio le autorità a prendere la parola.

A questo proposito Virgilio Vanali, capogruppo delle penne nere locali, ha specificato come la giornata odierna sia particolarmente sentita ''perché con essa prendono il via i festeggiamenti per il centenario del gruppo''.
Spazio poi all'intervento del primo cittadino Rusconi, che dopo i saluti di rito e i ringraziamenti ha ricordato come ''sia bello ogni anno ritrovarci qui a ricordare i caduti e gli alpini che sono andati avanti e dobbiamo ringraziarli per il sacrifico fatto da loro per gli ideali della nostra patria e della libertà''.

Antonio Rusconi ha poi proseguito elogiando gli alpini per il grande lavoro svolto durante la pandemia e il lockdown ''stando sempre accanto alla popolazione e non facendola sentire mai sola''. Il primo cittadino ha annunciato la volontà dell'amministrazione comunale che, in occasione dei cento anni del gruppo desidera ''dedicare un luogo, una piazza agli alpini nell'ambito della riqualificazione della toponomastica comunale e un'altra via, proprio qui a Lezzeno sarà dedicata al Beato don Gnocchi, sempre che la prefettura accolga la nostra scelta'' ha aggiunto rivolgendosi al dottor Pomponio.

La dedicazione della piazza e della strada sono a simboleggiare ''la riconoscenza e l'affetto agli alpini, perché per fare bella l'Italia, come diceva don Gnocchi, ci vuole l'amore per la terra degli alpini, viva gli alpini'' ha concluso.

Il prefetto Sergio Pomponio nel suo intervento ha confermato di accogliere in modo positivo la richiesta fatta dal sindaco, soffermandosi a seguire sul ruolo degli alpini negli anni . ''Agiscono in prima persona e sanno sempre con naturalezza e come passaggio di testimone la contemplazione di chi è andato avanti come continuità di valori per difendere i confini, un tesoro che gli alpini custodiscono e trasmettono come valore ai giovani. Dovunque si vede una penna nera, si capisce che lì c'è il rispetto per l'altro''.

Marco Magni, presidente della sezione di Lecco, si è soffermato sul ruolo importante degli alpini che hanno organizzato il raduno del secondo raggruppamento in città nelle scorse settimane: ''sono persone che sanno quello che fanno e dobbiamo avere fiducia in loro. Gli alpini rappresentano le persone che hanno bisogno e aiutano tutti. Il ricordo qui a Lezzeno di chi ha combattuto la prima e seconda guerra mondiale e don Gnocchi. Dobbiamo guardare avanti come ha fatto don Carlo che non voleva apparire, ma è stato l'imprenditore della carità e poi ha riconosciuto nei bimbi che ha aiutato, una figura di esempio per tutti, quando al ritorno della guerra ha confortato le madri dei figli morti in guerra. L'aiuto verso tutti che ha saputo dare, con il cappello degli alpini in testa. Oggi, tutti insieme dobbiamo perseguire il percorso che non ha scorciatoie e dobbiamo essere guida per chi ha bisogno. Viva gli alpini e viva l'Italia'' ha concluso Magni.

Il consigliere nazionale Mario Penati nel suo breve intervento ha sottolineato le bellezze del luogo, esprimendo infine un pensiero nel ricordo di don Gnocchi: ''continuiamo a credere in quello che facciamo, anche in questa giornata che tiene vivo il ricordo di chi è andato avanti''.
M.A.
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