Valmadrera: Raffaella Natale parla di violenza sulle donne ai ragazzi del CFP. Scoperta la panchina rossa

“Voi non siete quelli che vanno male a scuola ma quelli che sanno fare cose che gli altri non sono in grado di fare”. C’erano entusiasmo e affetto nelle parole con cui Raffaella Brioni si è rivolta ai ragazzi del CFP Aldo Moro. Gli stessi sentimenti che sono stati alla base dell’impegno profuso dall’amministrazione comunale per organizzare l’evento di oggi, primo di un ciclo di tre incontri dedicati al tema della violenza contro le donne.

Raffaella Brioni

I protagonisti di quest’iniziativa, svoltasi a pochi giorni dalla giornata, prevista per il 25 novembre, sono stati propri alcuni degli studenti del CFP. In particolare, accompagnati dalle professoresse Flavia Rocca e Marta Milone, nelle prime file dell’auditorium del centro culturale Fatebenefratelli erano seduti alunni delle classi prime dei corsi di falegnameria, disegno d’arredo, idraulica e anche alcune ragazze del corso di sala bar. “È bello che qui con noi oggi ci siano dei giovani. Ci dev’essere la speranza di un mondo migliore. Non più ricco, migliore. Un mondo migliore è quello dove non ci sono le guerre per esempio” ha esordito il sindaco Antonio Rusconi rivolgendosi proprio ai ragazzi. “L’amore che voi scoprite e provate alla vostra età si fonda su gesti di tenerezza incredibili. Non può avere un vocabolario composto da parole come conquistare o possedere”.

Antonio Rusconi

 

Dopo aver ricordato quanto sia fondamentale trovare il coraggio di denunciare, il primo cittadino di Valmadrera ha attinto al suo passato di uomo delle istituzioni per mandare un messaggio molto chiaro. “Ho avuto occasione di conoscere Tina Anselmi, prima donna a divenire ministro, e Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina. Alda Merini è stata ospite per ben due volte qui a Valmadrera. Le donne hanno donato tanto a questo Paese” ha sottolineato Rusconi. “La giornata sulla violenza contro le donne interroga noi uomini sul bisogno di cambiare e di farci perdonare”.

Raffaela Natale

È stata Raffaela Natale a far emergere le emozioni e la sensibilità della giovane platea. “Io sono contro ogni differenza di genere. L’unica cosa che dobbiamo ricordare è che tutti siamo esseri umani. Parliamo di violenza sulle donne perché la maggior degli omicidi in ambito familiare riguardano le donne” ha esordito la poliziotta. Da anni impegnata in un’intensa attività di volontariato, Raffaella Natale è autrice di diversi brani sensibili e delicati come “se un giorno io potessi … “ o “l’anima a volte mi urla dentro”. “Se un giorno io potessi deriva da una storia di violenza. Non c’è solo la violenza fisica, ci sono anche quella psicologica e quella economica. Se un giorno io potessi è la storia di una donna che si è sentita umiliare. Ogni rapporto malato porta alla distruzione della propria autostima” ha proseguito.

 Flavia Rocca e Marta Milone, Raffaella Brioni, Mariagrazia Riva e Raffaella Natale

Marco Anghileri e Massimo Balconi

 

L’aneddoto su Ciro, uno dei cani della poliziotta, che non si cura mai degli altri cuccioli che lo importunano ha sciolto solo per un attimo la tensione emotiva del racconto. “Dovete mettervi bene in testa una cosa: voi valete a prescindere dal giudizio di chiunque altro, voi valete in quanto siete voi con le vostre peculiarità. Se avete un problema, o sapete che un vostro compagno ha un problema, abbiate il coraggio di parlare con qualcuno, con chi considerate un riferimento” ha ricordato con forza la cantautrice originaria di Napoli. Raffaella Natale ha quindi eseguito entrambe le canzoni: “se un giorno io potessi” e “l’anima a volte mi urla dentro”.
Parole potenti che hanno coinvolto i ragazzi nel profondo. Si sono viste piccole lacrime, mani che si incrociavano affettuosamente, fazzoletti che venivano passati da un posto all’altro. Simboli di quei sentimenti genuini che solo i più giovani, soprattutto se toccati dalla pura emozione dei primi amori, possono provare. Colpita da quanto aveva appena visto, al termine della performance Raffaella Natale si è rivolta a loro con parole accorate: “Mi avete dato una grande lezione e per questo vi ringrazio. Vi auguro di fare ciò che vi da veramente soddisfazione, di seguire ciò che vi da ispirazione. Vi auguro di essere la versione migliore di voi stessi”. Un appello che ha suscitato gli applausi convinti del pubblico.

 

 

Sul palco è quindi salito il coro FuturA, un gruppo costituito da soli voci femminili e guidato dalla valmadrerese Mariagrazia Riva. In attesa del loro esordio ufficiale, previsto stasera assieme al coro Valsassina presso la chiesa della Bonacina di Lecco, il gruppo ha intonato dapprima il delicato canto “Petalo di rosa” e poi “Che sarà”, pilastro della tradizione musicale italiana. Mentre le note dei Ricchi e poveri ancora risuonavano tra le mura del Fatebenefratelli, il microfono è giunto nelle mani di Massimo Balconi, presidente della fondazione Parmigiani, e poi di Marco Anghileri, direttore del CFP, per i due brevi interventi istituzionali con cui si è conclusa questa prima parte dell’iniziativa.

Dopodiché tutti i presenti si sono spostati nel parco di via Casnedi per l’inaugurazione di una panchina rossa, colore simbolo del contrasto alla violenza sulle donne. Panchina realizzata dagli alunni del CFP nell’ambito di un percorso di educazione civica e legalità sviluppato in collaborazione con l’arte terapeuta Luisa Colombo. “Un ringraziamento particolare a tutti voi ragazzi, alle docenti Flavia Rocca, Marta Milano e Chiara Sandionigi, a Raffaella Natale che ci ha commosso e al coro FuturA, per la loro passione e professionalità. Oggi abbiamo dimostrato che insieme si può fare tanto” ha sottolineato Raffaella Brioni.

In quanto promotrice dell’evento, proprio a lei è stata lasciata l’incombenza di inaugurare ufficialmente la panchina, alla presenza tra gli altri degli assessori Rita Bosisio e Cesare Colombo. Sotto un cielo limpido, tra gli applausi dei presenti, è stato quindi rimosso il telo che copriva la seduta.
A.Bes.
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