Rapine in centro Milano, per Baby Gang chiesti 4 anni

Baby Gang
4 anni di reclusione: è la richiesta di condanna – al netto dello sconto di pena garantito all'imputato dalla scelta del rito abbreviato – avanzata dal PM di Milano Leonardo Lesti nei confronti di Baby Gang, il trapper, nato a Lecco, noto non soltanto per i suoi clip da milioni di visualizzazione ma anche e sopratutto – in una parte del “pubblico” - per i suoi continui inciampi con la Giustizia.
Rapina il reato (anche) questa volta contestato al ventenne, all'anagrafe Zaccaria Mouhib. Con lui a giudizio i “colleghi” Neima Ezza, alis Amine Ez Zaaraoui e Samy Dhahri, conosciuto come Samy Free nonché un 31enne albanese, Eliado Tuci. Per quest'ultimo il pubblico ministero ha chiesto 3 anni e mezzo di reclusione mentre hanno insistito per il rinvio a giudizio degli altri due, non intenzionati ad adire a riti alternativi.
Ai quattro sono contestate, a vario titolo, quattro rapine. In tre casi, presso le Colonne di san Lorenzo e in piazza Vetra, a maggio 2021, le giovani vittime sarebbero state bloccate e colpite con pugni al petto e con schiaffi prima di essere derubate delle rispettive collanine d'oro. A luglio, infine, a Vignate, due persone erano state avvicinate da due ragazzi, di cui uno armato, che avevano rubato loro denaro, auricolari e le chiavi dell'auto perché non li seguissero.
Finito in carcere a gennaio 2022, Baby Gang – assistito come sempre dall'avvocato Niccolò Vecchioni – aveva ottenuto prima della fine del mese il ritorno alla libertà, per decisione del Tribunale del Riesame. “Lacunoso” era stato etichettato il quadro accusatorio. Non dello stesso avviso, evidentemente, il titolare della pubblica accusa, all'esito del processo celebrato, come detto, con rito abbreviato e dunque, sostanzialmente, sugli atti d'indagine. Il 26 gennaio è attesa la decisione del GUP Anna Magelli.
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