Linee Lecco: il caro prezzi pesa sul bilancio, prevista perdita di 880mila euro


Non c’è pace per Linee Lecco: dopo il Covid e le sue ripercussioni, quest’anno è la volta della speculazione sui costi dell’energia elettrica che rischia di mettere in serie difficoltà la società che gestisce il Trasporto pubblico locale (TPL) a Lecco e non solo. Ad un mese e mezzo dalla chiusura dell’esercizio del 2022 è già infatti possibile fare un primo bilancio che fa ipotizzare una perdita previsionale di 880mila euro per l’azienda.

Questo nonostante il fatturato sia quasi tornato ai livelli pre-pandemici: nel 2019 era di 8.036.449 euro, sceso di molto nel 2020 e 2021, rispettivamente a 5.723.989 e 6.954.746 euro, per poi risalire a una previsione di 7.908.195 euro per quest’anno. Una crescita complessiva dell’azienda, che gestisce anche 28 aree parcheggi cittadine, il servizio di noleggio autobus turistici e il servizio di manutenzione conto terzi, che però vede il fatturato del solo TPL in picchiata: dal 1.268.717 euro del 2019, ai 701.274 euro del 2020, ai 745.777 euro del 2021 ai 694.874 al 31 ottobre 2022. “Un fatturato ancora in contrazione e ancora ridotto” ha detto senza mezzi termini l’amministratore unico della società Mauro Frigerio durante i lavori della commissione seconda di martedì sera. “La situazione è quella di non utilizzo o sottoutilizzo del mezzo pubblico, pur non avendo aumentato le tariffe. La gente ha perso l’abitudine, è timorosa o preferisce altri mezzi, nonostante una frequenza di 10-15 minuti in buona parte della giornata, la disaffezione c’è”. Bilancia il settore del noleggio, che al 31 ottobre ha fatto registrare entrate per 670mila euro e potrebbe superare quelle del 2019 (722mila euro) e dà una mano anche il servizio di manutenzione che con gli attuali 150mila euro di fatturato dovrebbe raddoppiare quello del 2019. Molto bene anche i posteggi che al 31 ottobre hanno registrato 2.593.635 euro di entrate, vicino ai 3 milioni di tutto il 2019. La nota dolente, oltre al TPL, è rappresentata dai costi di gestione che nel 2022 sono aumentati notevolmente: “Abbiamo avuto aumenti del 20 per cento dei costi, ovvero 400mila euro in più, per le forniture per colpa della speculazione. Ai quali si aggiungono i mancati ristori che ci erano stati promessi nel 2021 e quelli del 2022 di cui ancora non sappiamo nulla e i 200mila euro per il rinnovo dei contratti di lavori” ha chiarito ancora l’amministratore unico.

Eppure le energie in campo non mancano: ci sono 40 bus che garantiscono il TPL in città, in Valsassina, in Valle San Martino, sulla linea Bellagio-Lecco, sulla linea Valmadrera-Malgrate-Lecco, su quelle Calolziocorte-Vercurago-Lecco e Brianza Lecchese-Monzese; c’è il progetto di mobilità elettrica che ha portato sul territorio risorse per l’acquisto di autobus elettrici e che richiederà poi la capacità di rispondere a grosse sfide come la realizzazione di infrastrutture adatte, la formazione del personale e l’individuazione di una nuova sede, dal momento che servirà uno spazio grande almeno il doppio dell’attuale. Continua poi l’impegno per la realizzazione e riqualificazione dei posteggi e la società si è anche candidata, per ora senza risposta, a gestire un servizio legato alle Olimpiadi invernali del 2026. Per fare tutto questo serve naturalmente del personale e questa sembra un’altra grossa criticità non solo per Linee Lecco ma per tutte le aziende di settore del territorio: “Abbiamo una grossa difficoltà a reperire personale per la conduzione mezzi e la manutenzione” ha detto Frigerio. In questo quadro non roseo si aggiunge il rimborso mensile chilometrico erogato dalla Regione che dal 2003 è fermo a 220mila euro al mese, che dovrebbero bastare per garantire le retribuzioni, gli accantonamenti del TFR, il pagamento di forniture energetiche e fornitori, la manutenzione mezzi, l’acquisto di attrezzature e la gestione degli impianti: “Se dovessimo contare sul finanziamento chiuderemmo - ha aggiunto il direttore Salvatore Capello - Solo l’F24 per pagare Iva e Irpef di questo mese valeva il contributo”.

Tutti i consiglieri presenti hanno concordato che si tratta di dati preoccupanti. Se la maggioranza ha voluto evidenziare il peso determinante del mancato introito di contributi e ristori e l’inadeguato rimborso chilometrico della Regione, l’opposizione ha sottolineato l’incidenza della misura introdotta dall’amministrazione comunale del “Ti porto io” per far viaggiare gli under 19 gratis sui bus del TPL, oltre alla contraddizione di offrire posteggi sempre più comodi e attrezzati che rischiano di disincentivare l’uso dei mezzi pubblici, concentrandosi infine sull’arrivo dell’elettrico che sembra una sfida a cui certamente bisogna arrivare preparati. Aspetto sottolineato anche dal sindaco Mauro Gattinoni: “Il futuro di questa società da qui in avanti sarà sempre più determinato dalla variabile tecnologica, se saranno mezzi elettrici, a idrogeno o un mix, richiederanno diversi investimenti, diversi interventi di logistica e di ricarica. Parlare oggi di trasporto pubblico vuol dire capire che strada vogliamo prendere e gestire la mobilità integrata: sembrano business antitetici quelli del posteggio e del TPL, ma la sfida vera è gestire una mobilità sovracomunale con scelte strategiche che sappiano indirizzare le abitudini dei cittadini. Un tema che si aggancia a quello della viabilità: “Ti porto io” è un incentivo a usare meno la macchina per andare a scuola, in questo senso la bigliettazione elettronica ci permetterà anche di riconfigurare alcune tratte e alcune scelte di linee in virtù dalle preferenze espresse dai cittadini”.
M.V.
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