Perledo: Alberto non si trova, ma arriva una segnalazione. 'Si continui a cercare'

Non si interrompano le ricerche. E' l'appello lanciato dai famigliari di Alberto Ongania, scomparso nel nulla da venerdì. Tanto più dopo la segnalazione giunta quest'oggi alle forze dell'ordine. L'autista di un autobus di linea si sarebbe infatti rivolto ai Carabinieri per riferire di aver visto l'uomo attorno alle 15.30 del giorno della sua sparizione, lungo la strada che da Perledo porta verso Esino. Una segnalazione “compatibile con le abitudini di mio fratello”, conferma Renato Ongania.

“Alberto è solito fare passeggiate, uscire a camminare lo fa stare bene. Soffrendo di epilessia non si addentra per i boschi ma resta, per sentirsi più sicuro, lungo le strada. Almeno due o tre volte la settimana da Perledo raggiunge Bellano, lungo il sentiero del Viandante. Ma quella zona è stata battuta senza notare anomalie. La segnalazione del conducente, persona che conosce la zona, frequentandola per lavoro, apre una nuova pista per le ricerche, in un'area fuori Perledo che non è ancora stata esplorata attentamente”. Ecco dunque l'accorata richiesta, indirizzata alla Prefettura, che coordinate le attività, affinché le squadre vengano nuovamente attivate, senza tralasciare alcuna possibilità. Per Alberto, ma anche per l'anziana madre che lo attende a casa e per chi sta vivendo giorni d'angoscia.

L'ultimo “avvistamento” da parte dei famigliari, conferma Renato, risale a venerdì alle 9.30 del mattino, grazie a quanto ripreso da una telecamera. Poi il nulla, fino alle parole di oggi dell'autista. Tecnici del soccorso alpino, uomini della finanza e più squadre di pompieri specializzati (anche abilitate all'uso dei droni e della topografia applicata al soccorso) sono entrate in azione domenica, proseguendo poi le ricerche e quest'oggi perlustrando il lago e il centro abitato. Senza riscontri.
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