L'annuncio clone per la vendita di una A2 e il treno di gomme in offerta: altre truffe in Aula


Truffe su truffe. Quasi in contemporanea quest'oggi i giudici Martina Beggio e Giulia Barazzetta si sono trovati tra le mani due fascicoli per altrettanti raggiri orchestrati online, cosa non inusuale in Tribunale a Lecco. Nel primo caso a processo c'è Nicola L., residente in città e con un conto intestato a suo carico, presso l'ufficio postale di Malgrate, su cui sarebbe transitato il denaro “fregato” alle sue vittime, convinte di aver chiuso un affare per l'acquisto di una Audi A2. La vettura esisteva davvero, peccato che non fosse nelle disponibilità dell'uomo bensì di una donna residente fuori regione, a sua volta “intortata” online. A raccontare come è stata lei stessa, accomodandosi al banco dei testimoni. Ha così spiegato di aver messo in vendita, nel 2015, su un noto portare, la sua macchina, ricevendo subito una proposta d'acquisto da una tale “Sonia” che le avrebbe chiesto delle immagini degli interni e una foto del libretto. Materiale “ingenuamente” mandato alla supposta acquirente che il giorno successivo avrebbe chiesto alla venditrice anche una fotocopia della carta d'identità per poi – a suo dire – farle il bonifico. Una richiesta che ha fatto mangiare la voglia alla proprietaria dell'A2, che dopo aver tagliato i ponti con “Sonia”, sarebbe stata celermente contattata da un'altra ragazza, tale “Federica” che le avrebbe avanzato le stesse pretese. Capito che qualcosa non andava, la reale intestataria del mezzo si sarebbe rivolta alle forze dell'ordine dove aver trovato online un annuncio “clone” del suo, con tutti i dati della sua vettura – foto incluse – ma con indicato un altro numero di telefono. E qualcuno, evidentemente, purtroppo, è rimasto scottato da quanto orchestrato “alle spalle” della donna. Un giorno si sarebbe infatti trovata fuori casa una coppia che le chiedeva spiegazioni per non essersi presentata all'ufficio pratiche auto per il trapasso e in un'altra occasione un altro soggetto le avrebbe scritto su Messanger per avere conforma di un appuntamento per l'indomani a Bologna, sempre per il passaggio dell'auto. A lei, l'ingrato compito, di spiegare della truffa, oggi approdata in Aula. L'istruttoria a carico di Nicola L. proseguirà il 7 febbraio.

Il 28, invece, tornerà all'attenzione del giudice Barazzetta il fascicolo a carico di Riccardo Pio Z., calabrese, che questa mattina non si è presentato al suo cospetto, adducendo di essere affetto da sciatalgia per chiedere un differimento per legittimo impedimento, non accordato. E' stato così sentito il denunciante. Si tratta di un pescatese che, dopo aver trovato online un annuncio per la vendita di un treno di pneumatici invernali per 430 euro, ha effettuato il versamento, senza ricevere poi la merce ordinata e destinata alla 500 Abarth del figlio. Ad individuare l'odierno imputato sono state le forze dell'ordine, essendo lo stesso titolare della carta postale su cui è stato effettuato il pagamento. Avrà modo di dire la sua alla prossima udienza.

A.M.
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