Sulla trimestrale di Acinque

Ci sono 36 milioni di buoni motivi per pretendere che si abbassino le bollette di gas ed energia elettrica ai cittadini del nostro territorio, ma anche di gestione rifiuti e servizio idrico per quelli fuori provincia, clienti di Acinque.  

Questa è la conclusione cui siamo giunti leggendo il comunicato della società col quale vengono esposti i dati economici e gestionali riferiti ai primi nove mesi del 2022.

25 pagine di numeri, grafici e parole rivolte al "Mercato", che dovrebbero destare più di qualche preoccupazione tra i cittadini, i quali in parole povere stanno pagando bollette per servizi essenziali più care del dovuto per circa 36 milioni di euro.

A tanto, infatti, ammonta il Margine Operativo Netto (EBIT usando l'inglese come piace al "Mercato") ossia l'utile conseguito dalla società, prima di pagarci sopra le tasse e gli oneri finanziari, conseguito grazie alla differenza tra i ricavi generati dalle nostre bollette ed i costi di gestione.

Il tutto nel silenzio degli amministratori pubblici locali, ridotti a meri ratificatori di decisioni che devono soddisfare il "Mercato" e di fatto esautorati di qualsiasi potere di indirizzo.

Giova infatti ricordare che avevamo una società, Acel Service, solida, pienamente in salute e fatta su misura per i bisogni ed i servizi ai cittadini del territorio, controllata dai Comuni lecchesi. Troppi Sindaci e Consiglieri comunali che mal consigliano han preferito e voluto cedere quella società ad una più grande, quotata in Borsa che, al contrario dei Comuni, ha come scopo primario, unico, fare profitto, in questo caso l'extra, e siccome questo lo si fa con le bollette, i Comuni ci han messo i manager, i cittadini e le imprese del territorio, le tasche. 36 milioni di Euro, monetina più monetina meno.

Non serve infatti essere fini conoscitori di bilanci e finanza per rendersi conto che tra sigle ed inglesismi, grafici e paroloni, si stanno sottraendo soldi ai cittadini.

Ricchi e poveri che siano.

Gruppo cittadini lecchesi

Felice Airoldi, Paolo Barbieri, Barbara Colombo, Corrado Conti, Carolina Crippa, Paolo Dell'Oro, Salvatore Krassowski, Mauro Meroni, Silvana Nicoletti, Cesare Panzeri, Tiziana Rinaldi, Enrica Riva, Massimo Riva, Franco Rizzuti, Luca Rusconi, Rita Scaramelli, Remo Valsecchi, Daniele Vanoli, Luigi Vavassori, Enzo Venini
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