Lecco perduta/348: il ministro Spallino ospite all'Ist. Badoni

Sono in pieno svolgimento le manifestazioni per ricordare i 75 anni dell’Istituto Tecnico Industriale “Antonio Badoni” di Lecco, “pietra preziosa” nella storia della città. Vi è già stata un’importante tavola rotonda di testimonianze con i presidi che hanno preceduto l’attuale dirigente Luisa Zuccoli, all'interno di un programma intenso e diversificato che ha l’obiettivo di realizzare momenti di socializzazione sulla scia dei ricordi che spingono a guardare verso il futuro con un progetto di crescita.


Il ministro Lorenzo Spallino nel 1962 con il "cappellino" del Badoni

Da ricordare, nella storia intensa del Badoni, la visita a dicembre 1961, nel centenario dell’Unità d’Italia, del ministro delle Telecomunicazioni senatore Lorenzo Spallino. Quest’ultimo era stato contattato per una visita a Lecco dal docente di Lettere della scuola stessa, il prof. Carlo Colombo, che ha avuto un ruolo anche di rilievo nella politica territoriale, e non solo, negli anni '60, prima della sua prematura scomparsa.


 Immagine di Antonio Badoni nel salone del Consiglio Comunale di Lecco
durante una commemorazione

Spallino seguiva con attenzione anche il progetto della prevista nuova sede postale e di uffici finanziari sull’angolo di viale Dante con via Cairoli, di fronte al Collegio Volta. C’era un vecchio stabile con il solo piano terra, che i lecchesi delle generazioni più anziane potranno ricordare per il negozio della fruttivendola Cecchina, la popolare Trattoria della Pesa, il barbiere Odille e anche l’ultimo maniscalco, proprio nel tratto antistante l’ingresso al Volta.


Il vice sindaco ed assessore all'istruzione Ireneo Coppetti ricorda Antonio Badoni
nel salone del Consiglio Comunale; si può riconoscere nella foto l'ing. Angelo Beretta

Il senatore Spallino morì improvvisamente un anno dopo la sua visita a Lecco, vittima di un incidente stradale alla periferia della città natale di Como. Il nuovo palazzo di viale Dante venne praticamente inaugurato a inizio 1968 con la visita in città del presidente del Consiglio Aldo Moro, che vi fece sosta dopo la riunione con le autorità nel salone consiliare del palazzo civico, mentre era sindaco Alessandro Rusconi.


Un momento dell'assemblea dei 50 anni, nel 1997

Nell’incontro con gli studenti il ministro Spallino indossò il cappellino “spirito di corpo” per coloro che al quinto anno si apprestavano agli esami conclusivi del diploma; venne accolto dall’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Lecco, prof.ssa Antonietta Nava, dal prefetto di Como Giacinto Guida e dallo storico preside prof. Antonino Cusolito.


Il preside Cusolito festeggiato il 9 giugno 1997, in occasione dei 50 anni del Badoni

Quest'ultimo era giunto a Lecco nel 1954. In un’intervista di fine Novecento ha dichiarato: “Era luglio e mi arrivò a Lipari una telefonata di un certo ing. Beretta; voleva che accettassi di venire a dirigere a Lecco la scuola da lui fondata, che allora aveva 6 classi e 171 alunni. Su questo istituto puntava tutte le sue speranze per dare un avvenire ai giovani e mettere a disposizione delle industrie lecchesi tecnici seri, preparati e responsabili. Dovevo lasciare il certo per l’incerto e così presi tempo. Scese allora in campo il sindaco e disse che mi avrebbe assunto in Comune e distaccato alla scuola. Così il 2 settembre dello stesso anno cominciò la mia lunga avventura come preside sia dell’ITI che dell’Ente Lecchese Insegnamento Professionale, un’avventura durata al Badoni per ben 36 anni, fino al giorno della pensione nel 1990”.


Gruppo di docenti ed ex allievi con Cusolito nel 1997

Antonino Cusolito, classe 1921, croce di guerra al merito, capitano d’artiglieria nell’ultimo conflitto mondiale, impegnato sul fronte africano, risultava iscritto all’UNUCI dal 1946, prima del suo arrivo a Lecco, dove subito aderì alla locale sezione degli ufficiali in congedo; è deceduto all’età di 84 anni. Fra i tanti che ricordarono commossi in quei giorni il preside Cusolito, vi fu il lecchese alto colonnello dell’Aereonautica militare Silvano Frigerio, classe 1963, nativo del quartiere Olate e allora comandante del 6° stormo Tornado di Ghedi; è stato successivamente ai massimi vertici dell’Aereonautica italiana con incarichi di stesso livello anche nella NATO. Il comandante Frigerio ricordava Cusolito come suo preside al Badoni, e anche la consorte Anna, insegnante di Lettere.
A.B.
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