Lecco: il traffico entra... in consiglio comunale. Polemiche sulla nuova viabilità


È stata la viabilità la grande protagonista del consiglio comunale di lunedì sera, con le opposizioni che hanno attaccato la giunta per via del traffico registratosi in città dei giorni scorsi ma soprattutto per la sperimentazione in corso sul ponte Visconti che ne prevede l'apertura alternata in entrata negli orari di punta mattutini e in uscita negli orari di punta serali, per pedonalizzare l'infrastruttura tra i due momenti, di notte e nei festivi.

Filippo Boscagli di Lecco Ideale ha chiaramente detto che "la sperimentazione non funziona" e che "ci sono problemi insuperabili", Cinzia Bettega della Lega ha aggiunto che le sperimentazioni servono proprio per "cambiare idea qualora le scelte di dimostrino non adeguate" e Emilio Minuzzo di Forza Italia ha segnalato i diversi problemi di comprensione delle nuova viabilità nell'area che ancora si verificano. "Che qualcosa non vada è sotto gli occhi di tutti ma non fate niente - ha commentato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco - È l'ennesima sperimentazione, tutto è sperimentale e provvisorio. In due anni sono scappati 72 tra tra impiegati, funzionari e dirigenti, un quarto del personale. E poi ci si interroga perché ci sono errori e vizi di forma".

Ha difeso le scelte dell'amministrazione la maggioranza: "A Natale dello scorso anno la minoranza ci attaccava per la rotonda e la nuova viabilità alla Piccola, oggi nessuno tornerebbe indietro - ha detto Alessio Dossi di Ambientalmente - senza dimenticare che la sperimentazione è stata votata col Piano generale del traffico urbano de chi oggi la critica. Parlare di mobilità vuol dire affrontare due criticità che non risalgono né alle ultime settimane né all'indiscusso aumento dell'uso del mezzo privato post Covid: una riguarda gli svincoli e l'altra i varchi di accesso che nel fine settimana collassano sotto la pressione dei flussi di attraversamento. Nessuno pensa che la doppia viabilità del ponte Visconti possa risolvere il problema per il quale altre azioni devono essere messe in campo, come ad esempio il nuovo svincolo e il quarto ponte. Certo è che il ponte Azzone Visconti non può essere la risposta ai problemi di traffico della SS36, possiamo aprire il ponte quando serve ma non pensiamo che sia un'asta tangenziale per i flussi di attraversamento".

Chiara Frigerio di Fattore Lecco ha poi ricordato i prossimi interventi in programma che andranno a fluidificare il traffico, facendo riferimento alle rotonde di viale Costituzione e di piazza Mazzini, ma è stata l'assessore Renata Zuffi a rispondere alle sollecitazione delle minoranze: "Per completare l'intervento previsto dal Pgtu mancano le rotatorie - quelle citate da Frigerio - che non avrebbero senso se non nel contesto della nuova viabilità della città che prevede anche i cambiamenti avvenuti nelle ultime settimane. La totalità dell'intervento ci dirà se hanno senso o no. Sperimentare vuol dire provare la bontà dell'azione in modo onesto, guardano ai dati che ci dicono che i flussi settimanali di entrata sono più alti di quelli di uscita sul ponte Vecchio e sul Nuovo, che usiamo come viabilità ordinaria urbana, e che ovviamente vanno ad aumentare quando c'è un flusso di attraversamento. Il ponte Manzoni raggiunge 35mila auto quando c'è il flusso della domenica ma ha una media settimanale di poco superiore a quella del Kennedy in entrata, il Kennedy è usato di più in settimana che il sabato e la domenica e di più in uscita che in entrata. C'è comunque una necessità di uscita dalla città importante che cresce quando a dovere uscire non sono solo i residenti in provincia. Se riusciamo a spostare alcuni di quei veicoli che la mattina entrano sul Kennedy ma che si dirigono verso le Merdiane poco per volta sul ponte vecchio (ad oggi sono 1/1.000 veicoli al giorno), vuol dire che ci sono auto che si distribuiscono in modo più razionale e ci guadagniamo tutti. In uscita la situazione è uguale a quella che c'era prima: si esce già distribuiti. Il sabato e la domenica si aggiungono auto sull'attraversamento e la sfida è di non farci invadere la città, ma di spingere, con i tempi dovuti, chi deve solo passare a passare dove vogliamo noi e non ovunque. Se questo ha bisogno di più tempo prenderemo il tempo che serve. Quando abbiamo aperto il ponte Vecchio in via straordinaria lo abbiamo fatto in uscita, in caso di incidenti, se riuscissimo ad anticipare la coda potremmo prevedere aperture straordinarie anche in quel caso. Ma la media è di 700 auto contro le 15/18mila dell'attraversamento".

M.V.
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