Terzo polo, cantiere Lecco e civici commentano la scelta di IV e Azione di sostenere Letizia Moratti nella corsa al Pirellone

Letizia Moratti candidata alla presidenza della Regione Lombardia con il terzo polo. È di ieri l'annuncio su Twitter con cui la vedova dell'imprenditore Gian Marco Moratti ha ufficializzato la sua discesa in campo nella corsa al Pirellone. Oltre che da una sua lista civica, l'ex ministro sarà appoggiata da Italia Viva e Azione. "Inizia oggi un nuovo appassionante cammino per dare le risposte che la Lombardia merita" ha detto la Moratti. A proposito di questa novità, abbiamo raccolto le opinioni su di alcuni rappresentanti locali del terzo polo, di cantiere Lecco e dei civici di centrodestra. Questo è quello che ci hanno raccontato.

Antonio Rusconi, coordinatore provinciale Italia Viva

Oggi ho ruoli marginali nella politica nazionale, non sono stato coinvolto nella scelta. Mi sembra comunque evidente che lo scenario della politica italiana è mutato, non c'è più quella contrapposizione centro destra vs centro sinistra in cui i moderati e i riformisti avevano un ruolo. Oggi ci troviamo da un lato un governo politico di destra e dall'altro lato un Partito Democratico che nel congresso deciderà cosa vuole costruire e con chi vuole stare. In questo contesto una figura come quella di Letizia Moratti si trova chiaramente a disagio rispetto alle prime decisioni di un governo in cui Forza Italia ricopre un ruolo marginale, così come nella giunta regionale del resto. Scelte molto populiste, per esempio a proposito del Covid.
Penso che il programma di Letizia Moratti possa essere più utile ai lombardi rispetto a quello dell'asse Lega - Fratelli d'Italia. So di toccare un punto delicato e che mi attirerò tante critiche ma la gestione Formigoni non è stata la gestione Fontana...
Comunque io vengo da una lunga tradizione in cui le alleanze si fanno sui programmi e credo che questa destra vada sconfitta con un progetto politico in grado di raccogliere i voti dell'area che non si identifica più in Forza Italia. Prima vorrei un progetto politico poi parliamo di nomi. Vedo chiaramente difficile che una certa sinistra e i Cinque Stelle possano rientrare nel programma della Moratti. Noi siamo disponibili a dialogare senza mettere veti e lo abbiamo detto fin da subito.
Credo comunque che la notizia sia ancora troppo recente, bisognerà valutarne gli sviluppi nei prossimi giorni anche all'interno dello stesso terzo polo.

Giovanni Sabadini, coordinatore provinciale Azione

Letizia Moratti è una persona di grande competenza e la sua candidatura ha diversi aspetti positivi. Innanzitutto, rafforza la terzietà del nostro gruppo che, nella provincia di Lecco, è composto da noi, Italia Viva e Cantiere Lecco. La nostra priorità non è fare coalizioni ma portare avanti le nostre istanze e proseguire nel consolidamento di un progetto alternativo sia al centrodestra sia al centrosinistra. Un'offerta politica che è stata apprezzata dagli elettori lecchesi alle ultime elezioni politiche. Se altri partiti trovano la nostra candidatura interessante bene. Per esempio, io stimo molto la figura di Carlo Cottarelli, che è stato vicino ad Azione prima di decidere di candidarsi con il Partito Democratico. Rimane però il fatto che non possiamo però compromettere la nostra terzietà.

 

Giacomo Ventrice, coordinatore di Italia Viva a Merate

È una candidatura di un certo peso, arrivata anche un po' a freddo. Se dovessi analizzarla guardando solo al mio territorio, si tratta della candidatura di qualcuno che non si è speso molto per il nostro ospedale, per il ruolo che ha avuto. Però voglio fare una considerazione in prospettiva positiva, qualora dovesse essere lei la vincitrice di queste elezioni: avendo trascurato il nostro ospedale, mi aspetto un recupero di credibilità e una pianificazione ben articolata. Mi aspetterei un cambio di passo, ecco.

 

Stefano Motta, candidato all'uninominale per la Camera con Azione-Italia Viva

Premettendo che ho appreso il fatto solo dai social, la mia opinione personale è che senz'altro è opportuno che il Terzo Polo si presenti da solo per dare una prospettiva politica nuova, riconoscibile e chiara. Da questo punto di vista, se c'è un'iniziativa in questo senso io sono particolarmente felice. Sulla candidatura della Moratti, ammesso che ci stia, valuteremo bene la situazione. Non è una novità, io sono stato molto critico sulla Moratti a suo tempo, per la gestione della pandemia. Dopo di che, non sarò io a decidere e non è rilevante la mia posizione. La priorità è quella di andare in continuità rispetto alle elezioni nazionali che abbiamo vissuto a settembre: presentare una propria formazione riconoscibile e con un profilo chiaro per continuare ad aprire la prospettiva politica centrista del Terzo Polo.

 

Beppe Mambretti, Cantiere Lecco

Letizia Moratti è una donna che proviene dal mondo delle comunità e per questo è un nome a cui plaudo. Ritengo che la sua sia una candidatura forte e autorevole che però si scontra con due fatti reali. Innanzitutto, da parte sua non ho mai sentito alcuna critica nei confronti del sistema Regione Lombardia. Credo che questo rischi di allontanare dal terzo polo quell'elettorato proveniente da esperienze diverse da quella di Cantiere Lecco. In secondo luogo, ci saremmo aspettati dai maggiorenti del terzo polo, non certo a livello locale, una maggiore condivisione. Non vorremmo che il terzo polo prenda i brutti vizi nei metodi che caratterizzano la casa da cui siamo usciti, ovvero Forza Italia e il centro destra. Nella nostra regione ci sono tanti gruppi e movimenti che, dopo essere usciti dal centrodestra, hanno sostenuto lealmente il terzo polo alle ultime politiche. Mercoledì ci riuniremo e valuteremo insieme il da farsi. Nella speranza che si trovi un assetto e un metodo di lavoro che mi sembra assente in questo momento. In questo senso, l'esperimento introdotto nel lecchese durante l'ultima campagna elettorale ha dato ottimi risultati. Si sono instaurati ottimi rapporti di amicizia tra persone accomunate da una grande voglia di fare politica. Perdere questo patrimonio per la semplificazione dei metodi e la ricerca di candidature veloci, qualunque esse siano, ci dispiacerebbe molto. Rimane la nostra difficoltà anche di fronte ai continui appelli al Partito Democratico perché per noi il terzo polo è qualcosa di slegato dai due blocchi.
In sintesi, io sono per un'alleanza centrista, allargata alla Moratti ma con modi diversi da quelli utilizzati fino ad ora e a patto che la Moratti proponga temi e programmi innovativi. Altrimenti avremmo poco da dire all'elettorato.

 

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, co-fondatore dei Civici di centrodestra

La volontà di Letizia Moratti di candidarsi per la presidenza della regione con una sua lista civica era nota da tempo. Questo era il suo obiettivo, a prescindere dai tentativi del centrodestra di disinnescare tale candidatura offrendo alla Moratti altri incarichi. Crediamo che l'aver chiuso così in fretta questa sorta di patto con Renzi e Calenda non sia però stata una scelta azzeccata soprattutto di fronte a tutte quelle persone che non si sentono più rappresentate nel centrodestra attuale. Di partiti moderati in quell'area ormai ce ne sono pochi. Se Letizia Moratti diventa il candidato del centrosinistra, però, sarà difficile per noi considerare la sua figura come un'alternativa accettabile all'attuale giunta di centrodestra. Sia chiaro, noi civici di centrodestra consideriamo la discesa in campo della Moratti qualcosa di utile. In particolare, è un atto che permette di mettere in discussione un sistema regionale che è eccellenza in Italia più per demerito degli altri. In ambito sanitario, per esempio, si fa fatica ad ottenere un progetto di lungo periodo per l'ospedale di Merate. Noi intendiamo valutare la proposta, la metodologia di lavoro e la squadra che verranno messe in campo. Come ho detto, però, se la figura di Moratti assume una connotazione marcatamente di centrosinistra faremmo fatica a sostenere la sua posizione. Qualora invece la Moratti dovesse essere la candidata di uno schieramento centrista, le cose cambierebbero.

Andrea Besati - Edoardo Mazzilli
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