Calolzio, 4 Novembre: corteo per onorare i caduti. Per l'Ucraina 'non c'è alternativa alla pace'

Calolzio rende onore ai propri Caduti. E condanna convintamente la guerra, "mai giusta, sempre crudele e sicuramente inutile", come detto dal sindaco Marco Ghezzi.

La cornice per riflettere "sui tragici avvenimenti bellici di questi ultimi mesi, che nessuno avrebbe mai potuto immaginare si sarebbero ripresentati nella nostra civilissima Europa" è stata offerta dalle celebrazioni - in differita - per il 4 Novembre, giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Nella mattinata odierna il consueto serpentone aperto dal Premiato Corpo Musicale Gaetano Donizetti, si è snodato di cippo in cippo, rendendo omaggio a tutti coloro che hanno dato lo loro vita per la Patria. Con partenza dal Monumento alle spalle del Municipio, il corteo - ingrossato dai membri del consiglio comunale, dai rappresentanti dei sodalizi cittadini e delle associazioni d'armi - ha raggiunto il parco degli alpini per toccare poi i cippi di marinai e carabinieri, giungendo infine dinnanzi alla lapide che commemora i Caduti di tutte le guerre.

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Ed è lì che, prendendo la parola, il sindaco Marco Ghezzi ha richiamato alla strettissima attualità e dunque, per senza citarlo esplicitamente, al conflitto in corso in Ucraina. "Ogni sera nel salotto di casa nostra vediamo immagini di distruzione, morte, dolore e tanta disperazione non molto lontane dalle nostre abitazioni. Col rischio che un conflitto, già per per sé assurdo, possa trasformarsi in un'apocalisse. I milioni di morti delle due ultime guerre mondiali, sacrificatisi per la nostra libertà e il nostro benessere, non ci danno il diritto di rimanere indifferenti. Dobbiamo dunque far sentire la nostra voce e chiedere alle parti in conflitto di deporre le armi e sedersi a un tavolo. Ciò non significa non distinguere tra aggressore ed aggredito, ma prendere atto che non c'è alternativa alla pace e che, se deve esserci un vincitore, questo non può emergere dal campo di battaglia, perché ciò porterebbe a conseguenze inimmaginabili. Serve un accordo che ripristini giustizia e diritti per gli uni senza rivincite, rivalse o vendette contro gli altri. E' un sentiero stretto ma va percorso sino in fondo. Questo è il compito della politica nazionale ed europea, ma anche noi dobbiamo dare il nostro contributo affinché vinca la pace".

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Nel pomeriggio seguirà l'omaggio anche presso il Parco dei Caduti a Rossino, con la deposizione di una corona d'alloro al Cimitero.
A.M.
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