Esperienze 'altrui' per la costituzione di un sistema turistico sostenibile nel lecchese

Un incontro con gli operatori del settore – albergatori, guide turistiche, rappresentanti di associazioni, volontari – per parlare del turismo  che cambia e delle prospettive lecchesi, nell’ambito della settimana della mobilità sostenibile che in questi giorni propone una serie di iniziative in città.

Dopo il saluto dall’assessore comunale alla mobilità Renata Zuffi e invitati dall’assessore comunale al turismo ed eventi Giovanni Cattaneo, in qualità di relatori ufficiali si sono alternati esponenti di diverse realtà chiamati a illustrare quelli che potrebbero essere i punti di riferimento per lo sviluppo del comparto nel nostro territorio.

Stefano Buzzi

Ha cominciato Stefano Buzzi responsabile commerciale di E-Vai, la società legata a Trenord che da qualche si occupa dei car-sharing (noleggio a breve termine) con auto elettriche presente con 300 postazioni in cento Comuni lombardi, 45 stazioni ferroviarie e i tre aeroporti. Per quanto riguarda Lecco, le postazioni sono tre (stazione, viale Dante e via alla Chiesa a Germanedo) e l’anno scorso hanno fatto registrare una media 30 noleggi al mese saliti quest’anno a oltre 50. In previsione c’è un accordo con la società Itb per la funivia ai Piani di Bobbio e la società Snowit nell’ottica di predisporre un pacchetto che comprenda l’auto a noleggio, il biglietto della funivia, lo skipass e il parcheggio, con la possibilità di servizi aggiuntivi (noleggio di biciclette o altra attrezzatura sportiva, eventi): una formula che potrebbe aprire un ventaglio di possibilità inesplorate.

Stefano Pichetti

Da parte sua, Stefano Pichetti del Consorzio turistico della Valchiavenna ha focalizzato l’attenzione sui cambiamenti che negli ultimi anni sono intervenuti nel turismo di montagna: riduzione della permanenza media, destagionalizzazione, esigenze differenziate dei visitatori e pertanto una conseguente richieste di proposte più variegate, sempre maggiore importanza dell’enogastronomia, nella stagione invernale divertimento che prevale sull’agonismo, possibilità di fare acquisto, destinazioni scelte che non coincidono più con una singola località ma con un’area più vasta e quindi con maggiori e diverse possibilità. Tutto questo ha anche comportato in questi ultimi anni una rivoluzione delle strutture ricettive con un rinnovamento edilizio ma anche con una formazione non solo degli addetti ma degli stessi albergatori..

Marco Pozzi

E’ poi intervenuto il presidente della commissione mobilità del Comune di Brescia, Marco Pozzi, che ha presentato le linee guida del piano di mobilità sostenibile adottato dal capoluogo gardesano, indicandone i pilastri: pedonalità (con la creazione di diverse “zone 30”, le aree con limite di velocità 30 chilometri orari), ciclabilità (tenendo presente che proprio l’esistenza di più ”zone 30” renderebbero superflue le piste ciclopedonali), trasporto pubblico, servizi ferroviari (intervenendo così anche nei Comuni della cintura) e con centro di interscambio proprio alla stazione ferroviaria con la realizzazione di un parcheggio da mille posti-auto, un posteggio custodito per biciclette, car-sharing, bus e taxi). Il messaggio: «Non bisogna non essere ambiziosi, ma puntare al meglio perché se un progetto è valido prima o poi i finanziamenti arrivano. Naturalmente, sono necessari una sola voce per tutto il territorio e una concordanza d’intenti tra i vari enti.

Alberto Conte in collegamento. Al tavolo l'assessore Giovanni Cattaneo

Da remoto è inoltre intervenuto Alberto Conte che i lecchesi già conoscono per averlo incontrato nell’ambito delle iniziative per il lancio delle “Vie del viandante”, «un piccolo cammino dai grandi numeri» come lo ha definito Cattaneo e che continua a essere uno dei progetti sui quali Lecco e il suo lago puntano con maggiori aspettative: «E’ di una potenzialità straordinaria – ha detto Conte – solo in parte espressa anche perché non è ancora stato ben raccontato e occorre un potenziamento della rete operativa». A testimonianza di come il futuro è solo da costruire, Conte ha raccontato di come si sia sostanzialmente inventato il Cammino di Oropa che va dalla stazione di Santhià appunto fino al santuario di Europa, lungo due itinerari di  60 e 80 chilometri che in un punto incrociano la Francigena. Un  cammino aperto nel 2019 quando si sono contati 300 camminatori, diventati 1100 nel 2020 e 2200 l’anno scorso, mentre per quest’anno si conta di arrivare 3mila con una spesa sul territorio di 730mila euro complessivi nei tre anni passati.

Dopo le relazioni, i partecipanti all’incontro sono stati invitati ad appendere alcuni pos-it su alcuni tabelloni indicando le proprie risposte ad alcune domande. Quali dati necessari per coordinare l’attività turistica, come viene immaginata Lecco in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026, i suggerimenti per migliorare l’attrattività territoriale.

Il contenuto dei post-it sarà oggetto di approfondimento in vista di ulteriori incontri. A partire da un paio di esempi: calibrare gli orari di bus pubblici e della funivia per i Piani d’Erna, realizzare un posteggio pubblico custodito per le biciclette in centro città…
A chiudere l’incontro è anche intervenuto Giuseppe Rasella, in rappresentanza della Camera di Commercio di Como e Lecco, il quale ha sottolineato come le infrastrutture siano fondamentali, ma non soltanto sul fronte della viabilità e indicando la necessità di potenziare la ferrovia Como-Lecco, la navigazione pubblica sul lago, i collegamenti con gli aeroporti, la connessione tra autobus e ferrovie. «E le Olimpiadi – detto – sono l’occasione per realizzare strutture che poi resteranno sul territorio». E senza dimenticare il problema della difficoltà del settore alberghiero nel reperire manodopera qualificata che preferisce la Svizzera o Milano al nostro territorio. «Occorre quindi pensare – la conclusione – anche a come attrarre nuovi lavoratori».
D.C.
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