I fautori del contante libero
Cara Leccoonline
Chi usa il contante non è per forza un evasore.
Alzarne il limite però li facilita.
Ammantarlo a libertà e tutela del povero è una baggianata
L’avete mai visto un povero aver bisogno di girare con 10.000 € in tasca per fare la spesa in una botta sola?
Alzare il limite del contante a 10.000 € per singola spesa, come il Governo ha annunciato addirittura come suo primo provvedimento; non un taglio alle bollette, no! la sua priorità è quella di alzare il limite del contante, è quindi un brutto segno
In Italia ben 5 milioni guadagnano meno di 10.000 € l’anno. L’anno! Il reddito medio, dati Mef, è meno di 20.000 €, annuo.
Sorge spontanea perciò la domanda: “a chi giova alzare il tetto del contante a 10.000 €?”
Hai poveri? Hai cittadini comuni? O ai nemici dei poveri, dei cittadini comuni? A chi può evadere e a chi le tasse non le vuole pagare?
Con questo esultare per l’innalzamento non può che rafforzarsi la convinzione che c’è in giro troppa gente che ammanta di nobili ideali il tipico viziaccio italiano di farsi gli affaracci propri.
Abbiamo un’evasione di 160mld€ e, anche qui, la Finanza fa, ogni anno, report di evasori totali, scontrini non battuti, commercianti colti in flagranza, professionisti con imponibili da maestri di scuola elementare.
Eppure, l’evasione e questi soldi sottratti a tutti sono concorrenza sleale in più, precarietà in più, criminalità in più, tasse agli altri in più, servizi ai cittadini in meno, scuole in meno, sanità in meno, cultura in meno, tutela del territorio in meno, servizi sociali in meno
I fautori del contante libero, si sentono minacciati dalla lotta fiscale di classe. Si appellano alla privacy. Lo Stato vuole sapere dove spendo i soldi? Sacrilegio! E la mia privacy? Non sono gli stessi che si occupavano di privacy quando le nostre città diventavano un’immensa telecamera per il «controllo del territorio»? Non si angosciavano per l’arroganza dello Stato quando decidevano che un ragazzino poteva finire in galera per due canne? No, anzi.
In troppi casi lo Stato forte gli piace parecchio a questi teorici della privacy ad alto reddito. Tolleranza zero! Finché non ti entra in negozio, la tolleranza, o non ti guarda nel portafoglio.
E allora d’incanto, ecco che non la tollerano più, e si appellano alla privacy. Porca miseria, va bene la tolleranza zero, ma bisogna proprio fatturarla?
Chi usa il contante non è per forza un evasore.
Alzarne il limite però li facilita.
Ammantarlo a libertà e tutela del povero è una baggianata
L’avete mai visto un povero aver bisogno di girare con 10.000 € in tasca per fare la spesa in una botta sola?
Alzare il limite del contante a 10.000 € per singola spesa, come il Governo ha annunciato addirittura come suo primo provvedimento; non un taglio alle bollette, no! la sua priorità è quella di alzare il limite del contante, è quindi un brutto segno
In Italia ben 5 milioni guadagnano meno di 10.000 € l’anno. L’anno! Il reddito medio, dati Mef, è meno di 20.000 €, annuo.
Sorge spontanea perciò la domanda: “a chi giova alzare il tetto del contante a 10.000 €?”
Hai poveri? Hai cittadini comuni? O ai nemici dei poveri, dei cittadini comuni? A chi può evadere e a chi le tasse non le vuole pagare?
Con questo esultare per l’innalzamento non può che rafforzarsi la convinzione che c’è in giro troppa gente che ammanta di nobili ideali il tipico viziaccio italiano di farsi gli affaracci propri.
Abbiamo un’evasione di 160mld€ e, anche qui, la Finanza fa, ogni anno, report di evasori totali, scontrini non battuti, commercianti colti in flagranza, professionisti con imponibili da maestri di scuola elementare.
Eppure, l’evasione e questi soldi sottratti a tutti sono concorrenza sleale in più, precarietà in più, criminalità in più, tasse agli altri in più, servizi ai cittadini in meno, scuole in meno, sanità in meno, cultura in meno, tutela del territorio in meno, servizi sociali in meno
I fautori del contante libero, si sentono minacciati dalla lotta fiscale di classe. Si appellano alla privacy. Lo Stato vuole sapere dove spendo i soldi? Sacrilegio! E la mia privacy? Non sono gli stessi che si occupavano di privacy quando le nostre città diventavano un’immensa telecamera per il «controllo del territorio»? Non si angosciavano per l’arroganza dello Stato quando decidevano che un ragazzino poteva finire in galera per due canne? No, anzi.
In troppi casi lo Stato forte gli piace parecchio a questi teorici della privacy ad alto reddito. Tolleranza zero! Finché non ti entra in negozio, la tolleranza, o non ti guarda nel portafoglio.
E allora d’incanto, ecco che non la tollerano più, e si appellano alla privacy. Porca miseria, va bene la tolleranza zero, ma bisogna proprio fatturarla?
Paolo Trezzi