Lecco: in piazza Cermenati sirene, 8 minuti di silenzio e un solo grido 'pace'
“Tacciano le armi! Negoziato subito!”. Questo è il grido che è risuonato venerdì sera in Piazza Cermenati a Lecco. Parole forti, urlate verso il cielo da Maria Grazia Caglio, presidente del Comitato lecchese per la pace e la cooperazione tra i popoli. Parole nette, tratte dall’appello di Europe for peace, coalizione delle principali reti per la pace italiane, a favore di una ricomposizione pacifica del conflitto ucraino. Proprio per aderire a quell’appello è stato convocato il presidio.
Maria Grazia Caglio
Tra le decine di persone presenti c’erano anche diversi rappresentanti delle istituzioni, dai sindaci di Lecco, Dolzago, Oggiono, Lomagna, Garlate, Olginate, Valmadrera fino al senatore Tino Magni. Il primo intervento della serata è stato proprio di Maria Grazia Caglio, vicesindaco di Osnago, la quale ha letto l’appello di Europe for Peace. “Siamo e saremo sempre dalla parte della popolazione civile, delle vittime della guerra in Ucraina e dei pacifisti russi che si battono per porre fine all’aggressione militare” ha sottolineato la presidente del Comitato per la pace. “Occorre che il nostro paese, l’Europa e le Nazioni Unite operino attivamente per favorire il negoziato e avviino un percorso per una conferenza internazionale di pace”.
Maria Grazia Caglio ha poi lasciato la parola a Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco, il quale per prima cosa ha ricordato che proprio in piazza Cermenati si era conclusa la marcia per la pace svoltasi in città ad aprile. “Secondo il diritto internazionale non c’è pace senza giustizia. Ma non c’è giustizia senza perdono, come ha detto Papa Francesco. Non ci può essere una pace frutto solo di un bilanciamento di giustizia. È talmente abnorme il danno subito che mai ci sarà una giustizia compensativa capace da sola di pacificare senza la mediazione di un perdono” ha aggiunto.Mauro Gattinoni
Laura Todde e don Marco
Si è quindi arrivati al cuore dell’iniziativa. Silenzio, per un minuto. Poi la sirena, quel suono atroce che turba le giornate di milioni di uomini, donne e bambini nella martoriata Ucraina. Quindi, alcuni numeri, dati relativi alle guerre e alle spese militari. “Secondo i dati più recenti di Caritas, i conflitti ad alta intensità in corso oggi nel mondo sono 23 con l’Ucraina. Se si considerano anche le crisi croniche e le escalation violente, si arrivava a 359 conflitti nel 2022” ha ricordato don Marco Tenderini, responsabile della Caritas di Lecco.Erica Corti
Chiara Narciso, sindaco Oggiono; Cristina Citterio, sindaco Lomagna; Mauro Gattinoni, sindaco Lecco;
Antonio Rusconi, sindaco Valmadrera; Giuseppe Conti, sindaco Garlate;
Marco Passoni, sindaco Olginate; Paolo Lanfranchi, sindaco Dolzago
“Il valore di un carro armato è equivalente a 440 ventilatori meccanici, fondamentali per molti pazienti ricoverati in terapia intensiva a causa del Covid – 19” ha aggiunto don Marco. Così, per 8 volte, in modo da raggiungere un totale di 8 minuti di silenzio, tanti quanti i mesi della guerra in Ucraina. Un silenzio vero, rispettato da tutti i presenti.
Giuseppe Caccialanza e il suo coro
Quando ormai si era fatto buio, sono emersi da un lato della piazza i cantori del coro gospel Giuseppe Caccialanza, a cui era stato affidato il compito di concludere la manifestazione con le note di “C’era un ragazzo” di Gianni Morandi.
Mentre la folla canticchiando si apprestava a diradarsi, Maria Grazia Caglio ha preso la parola per un’ultima volta. “Vi ringrazio davvero per essere venuti. Il pensiero di tutti è però che questa guerra non finirà presto. Mi sa che ci rivedremo ancora”.
A.Bes.