Leco: esibisce alla Polizia un documento tarocco, napoletano arrestato

Ai militari giunti sul posto a seguito di una segnalazione per una tentata truffa si era presentato con un documento d'identità intestato a Antonio Farri , poi risultato contraffatto.
Tradotto stamane a Palazzo di Giustizia per il processo direttissimo con l'accusa di possesso e fabbricazione di documenti falsi, Gennaro Iovine, classe 1953, residente a Napoli, con spontanee dichiarazioni ha ammesso ogni addebito. Ha infatti confermato quanto riportato nel verbale d'arresto degli uomini della Questura, chiamati nella mattinata di ieri in piazzale Mazzini a Lecco da una donna, la quale lamentava un tentativo di raggiro effettuato poco prima dall'odierno imputato. Al momento dell'identificazione il 69enne - che avrebbe cercato di acquistare dalla donna un Rolex con un assegno (sembrerebbe falso) da 16mila euro - avrebbe quindi mostrato una carta d'identità cartacea che, all'esito delle verifiche della Polizia di Stato, sarebbe poi risultata non autentica (sia per il nominativo del titolare, inesistente nelle banche dati, sia per la fattura della matrice).
Il Vpo Mattia Mascaro ha chiesto al giudice Gianluca Piantadosi la convalida dell'arresto e l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre il difensore d'ufficio (l'avvocato Luca Marsigli del foro di Lecco) ha chiesto una misura meno afflittiva, viste le condizioni cliniche dell'assistito (per cui ha anche prodotto certificazioni mediche).
In questo senso si è espresso il giudice, che ha convalidato l'arresto e applicato la misura dell'obbligo di dimora nel comune di Napoli. Concessi i termini a difesa ha quindi rinviato al 13 gennaio.
F.F.
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