Moratti chiede relazione sull'assistenza psichiatrica ricevuta dall'omicida

Per fare luce su quanto accaduto all'interno della caserma Carabinieri di Asso, dove un brigadiere ha fatto fuoco uccidendo, con la pistola di servizio, il luogotenente Doriano Furceri, già alla testa della stazione di Bellano, si muove anche la Regione. "In attesa che gli inquirenti chiariscano i contorni delle due drammatiche vicende di Assago e Asso, ho chiesto alla Direzione Generale Welfare di far predisporre due relazioni sugli episodi, con particolare riferimento all'assistenza psichiatrica e di presa in carico degli autori dei delitti" ha annunciato, infatti, la vicepresidente e assessore al Welfare, Letizia Moratti, associando l'episodio comasco, dove a premere il grilletto è stato un militare che già aveva manifestato disagio psicologico, all'aggressione a colpi di coltello patita da alcuni avventori del Carrefour di Assago. "Per i due gravi fatti di cronaca hanno sconvolto ieri sera la Lombardia ed il Paese - ha detto Moratti - esprimo dolore e sconcerto per le due vittime, Luis Fernando Ruggieri e il luogotenente Doriano Furceri, e per tutti i feriti, unitamente alla vicinanza alle loro famiglie. Gli episodi di questi giorni - ha aggiunto Moratti - indicano un aumento della violenza e dell'aggressività che, in parte, deriva anche dal difficile periodo pandemico che abbiamo passato. In tutto il mondo occidentale si registra un aumento del disagio e l'OMS sollecita i governi a investire maggiormente sulla salute mentale e sulle dipendenze. In Lombardia - ha proseguito - abbiamo una fitta rete di servizi territoriali per adulti con 150 ambulatori, oltre 4.000 posti in comunità e oltre 800 posti letto. I servizi Lombardi seguono 160.000 pazienti e la Giunta varerà un ulteriore provvedimento che, sulla base delle indicazioni OMS, rafforzerà economicamente il sistema dei centri diurni e delle comunità. Anche il sistema della neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza è oggetto di attenzione particolare, perché siamo convinti che da qui parta l'origine del disagio psichico e che l'iter precoce dia i risultati migliori. La delibera di programmazione 2022 - ha proseguito la vicepresidente - ha stanziato 25 milioni di euro. Una cifra importantissima per rinforzare il sistema e riorganizzarlo sulla base di 4 pilastri: i reparti, il territorio (in particolare i centri diurni), le comunità e centri innovativi per la prevenzione del disagio, a metà strada tra l'ambito educativo e quello terapeutico. Sono 110.000 i minori in carico al sistema e faremo di tutto perché non diventino adulti con patologie gravi. Bisogna stare molto attenti a non associare tout court la patologia psichiatrica con la violenza perché questo genera un pregiudizio e uno stigma che allontana i pazienti dalle cure e dai servizi. È invece fondamentalediffondere l'idea che se un paziente psichiatrico usa sostanze, l'effetto può essere devastante e scatenare comportamenti di difficile gestione. Per questo Regione è fortemente impegnata a rinforzare il sistema di cura delle dipendenze. Abbiamo 90 ambulatori pubblici e privati e oltre 2.000 posti in comunità. Con una delibera del 10 ottobre - ha concluso  - sulla base di una specifica legge di cui la Lombardia si è dotata, abbiamo aumentato ulteriormente i posti in comunità di oltre 200 unità. È importante diffondere l'idea che bisogna farsi aiutare precocemente, senza paura, vergogna o timore".
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