Lecco: variazione di 1,5 milioni per affrontare caro bollette e aumento dei prezzi

Roberto Pietrobelli
Il caro energia e l’aumento prezzi si fanno sentire anche nella città di Lecco ed è così che lunedì sera il consiglio comunale ha dovuto approvare una nuova variazione al bilancio di previsione 2022-2023-2024 che per l’importanza della cifra ha comportato una contestuale verifica della salvaguardia degli equilibri bilancio.
“In questi ultimi mesi gli uffici hanno svolto della analisi per calcolare una stima dei consumi dell’ente fino alla fine di dicembre e conseguentemente dell’importo necessario per pagare le bollette pervenute e quelle che arriveranno” ha spiegato l’assessore Roberto Pietrobelli. Un importo calcolato in 900 mila euro. Per pagare questa somma, unitamente ai 109mila euro dovuti alla cooperativa Due Mani per i servizi svolti in città (non previsti nel bilancio di previsione perché in corso la redazione del progetto di co-progettazione insieme ad Anci per mettere a gara questi servizi), hanno richiesto l’applicazione dell’avanzo non vincolato di amministrazione per oltre un milione di euro.
Le altre voci di questa imponente variazione sono state finanziate dal recupero delle tasse evase per 380mila euro, da trasferimenti dello Stato per 340mila euro, da altri trasferimenti per poco più di 50 mila euro e per 461mila euro da entrate extra tributarie e dalla riduzione di alcune spese.
Da un lato il caro bollette e dall’altro l’aumento dei prezzi per le opere in programma che va ad incidere sul conto capitale del bilancio: “Dobbiamo affrontare una revisione prezzi del valore di 500mila euro di cui 388mila solo per l’avvio del cantiere della ex Piccola, a cui si aggiungono 180mila euro per l’adeguamento del palazzetto del centro sportivo del Bione necessario anche per ospitare il prossimo campionato della Picco”. Un’ultima parte della variazione riguarda una diversa redistribuzione nel corso del triennio dei fondi del Pnrr del valore di 1.200.000 euro per l’acquisto degli autobus elettrici.

Diversi i commenti dei consiglieri davanti a questa variazione: “Paghiamo un milione di euro in più per il caro bollette e questa è una cosa che subiscono anche i cittadini e le attività economiche - ha commentato Giacomo Zamperini (FdI) - Questa amministrazione ha pensato come fare a proteggersi da ulteriori rincari?”.
Una sollecitazione arrivata anche dalla Lega con Cinzia Bettega e Stefano Parolari così come dalle forze di maggioranza. Alberto Anghileri (Sinistra) ha invitato ad aprire una riflessione con quelle società partecipate direttamente o indirettamente dal Comune di Lecco che erogano forniture di gas ed energia elettrica; mentre il gruppo Ambientalmente tramite il suo rappresentante Alessio Dossi ha sottolineato che “la situazione è devastante e la soluzione non è tornare al Medioevo perché la transizione energetica non è un tema politico ma scientifico. Dobbiamo verificare se il Comune può farsi parte attiva in un processo di differenziazione delle fonti energetiche anche coinvolgendo le proprie partecipate, tema fondamentale; dobbiamo farci soggetto attivo nella costruzione di soluzioni alternative in cui i territori avranno sempre più ruoli importanti”.
M.V.
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