Calolzio: camicia strappata al barista, assolte due clienti

“Assolte perché il fatto non costituisce reato”. Questa la decisione presa dal giudice Giulia Barazzetta in riferimento alle due donne accusate di aver provocato una zuffa con il titolare di un bar di Calolziocorte nel 2018, tutto per... un caffè macchiato.
C.L. e B.N. - 34enne di Calolzio e una 41enne di Gessate cui veniva contestata l'ipotesi di reato di danneggiamento - si erano “scagionate” in aula sostenendo che sarebbe stato lo stesso esercente a passare direttamente alle mani dopo che una di loro si era lamentata con la di lui sorella, intenta nel preparare loro un caffè macchiato (apparentemente montando il latte con una “lancia” sporca).
Di tutt'altro avviso il querelante, che dopo l'incontro con le odierne imputate aveva rimediato una camicia strappata. “Erano vistosamente ubriache” aveva raccontato l'uomo in aula, ricordando poi di come le donne avevano ordinato un caffè per poi lamentarsi e venire invitate a uscire. Da lì sarebbe nata una colluttazione al culmine della quale la barista si sarebbe trovata le mani delle due al collo e il fratello con la camicia strappata.
La scorsa settimana il vpo Mattia Mascaro aveva chiesto 4 mesi di reclusione per le imputate, mentre i difensori Nadia Invernizzi e Roberto Melchiorre avevano insistito per l'assoluzione delle proprie assistite. Oggi il rinvio per repliche disposto dal giudice Barazzetta e, dopo una breve camera di consiglio, la sentenza di assoluzione.
F.F.
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