Lecco, auto rimosse per la sfilata: raccolta firme per il ricorso. La PL: 'era doveroso collaborare'

Uno dei cartelli
Ha già trovato anche il legale disponibile a patrocinare la causa. E' agguerrito Enrico Azzaro, uno dei lecchesi che, quest'oggi, al risveglio non ha più trovato l'auto parcheggiata per strada. A portare via una dopo l'altra una serie di vetture - Azzaro parla di oltre 100 - i carri attrezzi fatti intervenire di buon ora dall'amministrazione comunale per "sgomberare" le vie interessate dalla sfilata degli alpini e quelle, come Corso Martiri, utilizzate come "corridoi" per gli autobus entrati in città per scaricare prima e ricaricare poi le penne nere giunte da fuori territorio. "Stiamo lanciando una sorta di class action" prosegue Azzaro, sindacalista di professione ma in questo caso nelle semplici vesti di cittadino. "Questa mattina è stata una tragedia perché i lecchesi non sono stati adeguatamente informati" sostiene. "Non si può ritenere, visto il numero di veicoli rimossi, che sia stata una disattenzione di qualcuno. E' stato il Comune a non avvisare correttamente i residenti e a posizionare una segnaletica insufficiente. I cartelli infatti c'erano, ma a inizio delle vie, con la possibilità, come successo, che non fossero visti da chi ha parcheggiato poi più avanti. Tra l'altro in via Digione sono state rimosse auto anche dallo spiazzo del marciapiede usato come area di sosta, in un punto dunque dove le macchine non ingombravano assolutamente la carreggiata. C'è gente che per non è riuscita ad andare a lavorare e anche chi è corso poi a cercare di ritirare l'auto - 130 euro il costo della sanzione - si è trovato impossibilitato a riaverla per via della città "chiusa" al traffico. Come cittadino a cui è stato rimosso il mezzo, invito chiunque si sia trovato nella stessa situazione a contattarmi - Enrico Azzaro, 33514155358 - per mandare avanti una pratica per tutti, rivolgendoci al giudice di pace per chiedere l'annullamento delle sanzioni".
"Non do numeri al riguardo. La manifestazione, i percorsi, le chiusure, i divieti sono stati ampiamente pubblicizzati. Era doveroso collaborare visto il grande evento" fa sapere la Comandante della Polizia Locale Monica Porta. "Ogni contravventore può esercitare il proprio diritto facendo ricorso. Non ci sono polemiche da fare. Le rimozioni sono state fatte perché i cartelli erano regolarmente posizionati".
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