Calolzio: premiati gli avisini più 'fedeli'. Appello della presidente Galli: ''Ci serve una mano''

"Grazie alle donazioni è possibile aiutare ogni giorno 1800 persone con sangue sicuro". 1800 persone ogni giorno. A Giorgio Grassi, vicepresidente provinciale AVIS, è bastato citare questo numero per sottolineare quanto sia fondamentale donare il sangue.

Questa mattina, presso il salone don Duci dell'oratorio di Sala, l'Avis di Calolziocorte ha premiato coloro che hanno raggiunto importanti traguardi nello svolgimento di un'attività di così grande rilievo. Uomini e donne che da 20, 30 o anche 40 anni danno il loro contributo a tutte quelle persone che hanno bisogno del sangue per risollevarsi da un trauma o da una malattia. A consegnare le nove benemerenze ai donatori più "fedeli" sono stati Roberta Galli e Lionello Cattaneo, rispettivamente presidente e vicepresidente vicario dell'AVIS di Calolziocorte. Dopodiché, sono stati letti i nomi di tutte le persone che hanno raggiunto specifici traguardi, a partire dall'aver donato il sangue per 6 volte nell'arco di tre anni.

Miriam Nava, consigliera Avis Caloloziocorte e medico; Marco Ghezzi, sindaco Calolzio; Giorgio Grassi,
vicepresidente avis provincia di Lecco; Roberta Galli, presidente Avis Calolzio; Giancarlo Valsecchi, sindaco Erve

83 nomi in tutto, un cospicuo quantitativo. Segno dell'efficacia del lavoro che i volontari AVIS svolgono quotidianamente. "In questi ultimi mesi abbiamo riscontrato un aumento del numero di giovani che decidono di iscriversi all'AVIS e diventare donatori. Questo significa che il lavoro svolto nelle scuole è efficace. A tal proposito voglio ringraziare la dottoressa Miriam Nava per la sua preziosa collaborazione" ha spiegato Roberta Galli nel suo intervento. La presidente dell'Avis di Calolziocorte ha quindi descritto per sommi capi le attività che il gruppo ha svolto nel corso di quest'anno, citando tra gli altri proprio le collaborazioni con l'istituto comprensivo del paese e la scuola superiore Lorenzo Rota. Accanto alla partecipazione alle feste dei diversi oratori della comunità, dove AVIS ha donato i bicchieri mentre AIDO le tovagliette, Roberta Galli ha citato anche la vendita dei pandori e dei panettoni Telethon, un'attività che verrà riproposta anche quest'anno a inizio dicembre.

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Ci si è poi soffermati sui numeri: al 30 settembre i donatori erano 420, di cui 333 su Lecco e 67 su Bergamo. "Noi come AVIS di Calolzio possiamo donare su entrambi i poli e questa è una cosa molto buona" ha sottolineato la presidente Galli. Se il numero delle persone disponibili a donare il sangue sembra in aumento, non si può dire lo stesso per i volontari che organizzano volontari impegnati nelle attività di AVIS ma anche di AIDO e delle altre associazioni che animano la vita della comunità. "Abbiamo bisogno di una mano, di persone giovani o meno giovani che ci aiutino ad organizzare gli incontri nelle scuole, le giornate sportive e così via. Invitate tutti i ragazzi che conoscete ad abbondare la tecnologia e a partecipare alla vita delle associazioni del paese" è stato l'appello della presidente AVIS, per certi versi drammatico.

 

Marco Ghezzi e Giancarlo Valsecchi, rispettivamente sindaco di Calolziocorte e di Erve, hanno pienamente sposato le parole di Roberta Galli. "Sta avanzando una crisi sociale che andrà a colpire le fasce più fragili. Il comune non sarà in grado di affrontare da solo tutte le questioni che emergeranno. In questo senso il ruolo delle associazioni di volontariato è fondamentale. È necessario che i giovani si avvicinino a queste realtà e diano il loro contributo" ha ribadito con forza il sindaco Ghezzi. Spetta ai giovani di questa e delle altre comunità della nostra provincia raccogliere l'appello.
A.Bes.
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