Galbiate: auto rigata ma non c'è la prova sia stata l'ex, assolta

Il giudice Bianca Maria Bianchi ha assolto per mancanza di prove la donna finita a processo in quanto accusata di avere rigato l'autovettura della nuova fiamma dell'ex compagno. Troppo pochi gli elementi per dichiararla colpevole, così come rilevato dallo stesso pubblico ministero dottoressa Caterina Scarselli.

I fatti risalgono a settembre 2020 quando, al termine di numerose piazzate, l'imputata secondo l'accusa avrebbe sfregiato il veicolo parcheggiato sotto casa dell'uomo a Villa Vergano.

In aula, in un'udienza durata poco meno di un'ora, hanno sfilato la presunta parte lesa che ha indicato nella donna l'autrice dei danneggiamenti, l'uomo "conteso" che ha ammesso di averla vista quel giorno accanto al veicolo, dopo l'ennesima lite, senza però avere alcuna prova dell'illecito compiuto, e la stessa imputata dichiaratasi estranea ai fatti, nemmeno a conoscenza che la contendente fosse in possesso della patente e dunque di un'autovettura.
Il procedimento si è dunque chiuso con una assoluzione per insufficienza di prove.

S.V.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.