Mandello: furto di auto porta in tribunale un teste assistito

E' stato sentito alla presenza di un legale del foro di Roma, il testimone che questa mattina ha varcato l'ingresso dell'aula penale del tribunale di Lecco, accomodandosi dinnanzi al giudice in ruolo monocratico dr.Paolo Salvatore. Quest'ultimo è infatti il titolare di un fascicolo che contempla due vicende distinte, ma collegate fra loro dal medesimo presunto responsabile, B.M., classe 1999 (la posizione di altri due presunti complici è stata infatti stralciata ndr). Una relativa al furto di due motociclette (avvenuto a Brugherio il 24 febbraio 2018) e l'altra a due autovetture trafugate a Mandello del Lario la sera del 4 febbraio dello stesso anno. A questo proposito il sistema di videosorveglianza comunale aveva immortalato il passaggio di un’auto sospetta, di proprietà di un uomo residente a Paderno Dugnano (in provincia di Milano) che, nella scorsa udienza, aveva raccontato come in realtà la vettura fosse in uso a suo figlio, classe 1998. Si tratta del giovane chiamato a testimoniare quest'oggi in aula, incalzato dalle domande del vice procuratore onorario Mattia Mascaro e del giudice Salvatore, che gli hanno chiesto tutta una serie di dettagli sulla sua presenza a Mandello pochi istanti prima rispetto all'avvenuto furto.
Il testimone a questo proposito ha confermato che quella sera era ''in giro'' con un amico di vecchia data; contattato da un conoscente e compagno di lavoro, aveva accettato di dargli un passaggio. All'appuntamento a Cinisello però, luogo dell’incontro, oltre al collega c'erano altre due persone (una delle quali sarebbe stato l'imputato ndr) che gli avevano chiesto uno strappo nel lecchese. ''Una volta arrivati in un parcheggio a Mandello, i tre sono scesi dall’auto e mi hanno detto di aspettare. Il mio conoscente è tornato dopo alcuni minuti e mi ha chiesto di mettersi alla guida. Poi sono arrivati gli altri due, ognuno al volante di un’auto. E lì ho iniziato a capire che c'era qualcosa di strano'' ha riferito il 24enne.
Il viaggio per fare ritorno nel milanese si era poi interrotto sulla SS36, nei pressi di una stazione di servizio. ''ll mio collega è sceso dalla mia auto ed è salito su una delle altre due macchine. Mi hanno poi chiesto di raggiungerli a Cinisello, ma io avevo capito che c’era qualcosa che non andava e non mi sono presentato all’appuntamento. Io e il mio amico siamo tornati a casa'' ha aggiunto il teste assistito questa mattina in aula.
Nell'udienza del 10 gennaio prossimo sarà sentito l’ultimo testimone dell’accusa, un carabiniere in servizio alla stazione di Brugherio; qui era stato infatti denunciato il furto di due motociclette da cross dal box di un residente. Si tratta di una vicenda che va ad incrociarsi con quella lecchese, come sarà meglio sviscerato nel prosieguo dell'istruttoria.
Una volta escussi tutti i testi in lista il giudice valuterà - come anticipato stamani - se avvalersi della possibilità di citare per una deposizione, uno dei giovani menzionati quest'oggi dal testimone.
G.C.
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