Lecchese: la truffa viaggia ancora online, due casi dal giudice
Un anno e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 412 euro di multa: è la condanna quest'oggi irrogata dal giudice Giulia Barazzetta ad un 38enne piemontese, accusato di truffa aggravata ai danni di due residenti nel lecchese.
Oggi è stata sentita la seconda querelante, che ha confermato il medesimo modus operandi utilizzato dal “truffatore” già descritto nel corso della scorsa udienza dalla prima persona offesa: nell'estate del 2018 aveva trovato sul sito Subito.it un annuncio di vendita di quattro cerchi per la propria automobile, aveva contattato il sedicente Angelo Mancuso , con cui si sarebbe messa d'accordo sia per il prezzo che per la spedizione. Dopo aver fatto il bonifico sulla postepay indicata, alla donna era stato promesso che l'indomani sarebbe passato il corriere. “Da lì in poi non l'ho più sentito” ha dichiarato la donna, residente a Barzio, che ha riferito al giudice di aver più volte provato a ricontattare l'inserzionista senza successo.
Conclusa l'istruttoria il vpo Mattia Mascaro ha chiesto un anno e 6 mesi di reclusione per l'odierno imputato, mentre l'avvocato Simona Crippa del foro di Lecco si è battuta per l'assoluzione del proprio assistito.
Si chiuderà invece il prossimo 20 febbraio con l'esame (se deciderà di presentarsi) dell'imputato l'istruttoria di un secondo processo per presunte truffe online trattato quest'oggi dal giudice Barazzetta: in attesa di giudizio è un 42enne di Crotone, accusato di aver raggirato una 28enne di Abbadia Lariana, che su Kijiji.it avrebbe risposto all'annuncio per comprare una console di marca Nintendo. A ricostruire in aula la vicenda è stato quest'oggi il comandante della stazione dei Carabinieri di Casargo, il maresciallo Luigi Taricco, che a novembre 2019 ha ricevuto la querela della persona offesa: prima la giovane avrebbe versato sulla postepay i 200 euro per la merce più i 10 accordati per la spedizione, quando però l'inserzionista ne avrebbe richiesti altri 20 la querelante avrebbe richiesto indietro l'intera somma. Inutile dire che il venditore si era già volatilizzato.
Rintracciato quale intestatario della prepagata su cui la lecchese aveva trasferito il proprio denaro, l'odierno imputato avrebbe peraltro denunciato presso la Questura di Crotone lo smarrimento della stessa postepay solo pochi giorni dopo l'episodio.
Oggi è stata sentita la seconda querelante, che ha confermato il medesimo modus operandi utilizzato dal “truffatore” già descritto nel corso della scorsa udienza dalla prima persona offesa: nell'estate del 2018 aveva trovato sul sito Subito.it un annuncio di vendita di quattro cerchi per la propria automobile, aveva contattato il sedicente Angelo Mancuso , con cui si sarebbe messa d'accordo sia per il prezzo che per la spedizione. Dopo aver fatto il bonifico sulla postepay indicata, alla donna era stato promesso che l'indomani sarebbe passato il corriere. “Da lì in poi non l'ho più sentito” ha dichiarato la donna, residente a Barzio, che ha riferito al giudice di aver più volte provato a ricontattare l'inserzionista senza successo.
Conclusa l'istruttoria il vpo Mattia Mascaro ha chiesto un anno e 6 mesi di reclusione per l'odierno imputato, mentre l'avvocato Simona Crippa del foro di Lecco si è battuta per l'assoluzione del proprio assistito.
Si chiuderà invece il prossimo 20 febbraio con l'esame (se deciderà di presentarsi) dell'imputato l'istruttoria di un secondo processo per presunte truffe online trattato quest'oggi dal giudice Barazzetta: in attesa di giudizio è un 42enne di Crotone, accusato di aver raggirato una 28enne di Abbadia Lariana, che su Kijiji.it avrebbe risposto all'annuncio per comprare una console di marca Nintendo. A ricostruire in aula la vicenda è stato quest'oggi il comandante della stazione dei Carabinieri di Casargo, il maresciallo Luigi Taricco, che a novembre 2019 ha ricevuto la querela della persona offesa: prima la giovane avrebbe versato sulla postepay i 200 euro per la merce più i 10 accordati per la spedizione, quando però l'inserzionista ne avrebbe richiesti altri 20 la querelante avrebbe richiesto indietro l'intera somma. Inutile dire che il venditore si era già volatilizzato.
Rintracciato quale intestatario della prepagata su cui la lecchese aveva trasferito il proprio denaro, l'odierno imputato avrebbe peraltro denunciato presso la Questura di Crotone lo smarrimento della stessa postepay solo pochi giorni dopo l'episodio.
F.F.