Lecco: resistenza in Questura, a un 28enne rigettato il patteggiamento

Niente patteggiamento – almeno per ora – per A.N., il 28enne marocchino che insieme al connazionale F.H. era stato portato lo scorso mese davanti al giudice Giulia Barazzetta con l'accusa di lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.
Stralciata la posizione del secondo, per il primo questa mattina è stata formulata dal difensore d'ufficio - l'avvocato Alessandro Dell'Oro – e dal vpo Mattia Mascaro una richiesta di applicazione pena per 4 mesi di reclusione: rigettata dal giudice perché troppo lieve, starà ora al giudice Gianluca Piantadosi – che solo poche settimane fa l'ha condannato a un anno e 7 mesi per un tentativo di rapina nei confronti di un connazionale a Cassago Brianza - valutare il prossimo 18 novembre se e in quale misura ammettere il magrebino al patteggiamento.
Lo scorso giugno i due magrebini – classe 1998 e 1999 – erano stati fermati dagli uomini della Polizia di Stato nei pressi della stazione perché sospettati di aver tentato poco prima di sfilare il portafogli dalla borsa di un avventore del negozio H&M di via Roma.
L'atteggiamento tenuto in Questura, con il ferimento di un agente, aveva fatto scattare la denuncia.
A.N tra l'altro anche in carcere si sarebbe fatto notare: dopo essersi visto negare negato un colloquio telefonico con la madre avrebbe pensato bene di “cucirsi la bocca” con delle graffette, accettando di farsi vedere dal personale medico della casa circondariale solo dopo aver ottenuto il permesso di parlare con la donna.
F.F.
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