Calolzio: la programmazione del cinema

Da martedì 18 a venerdì 21 ottobre al Cinema Auditorium di Calolzio sarà proiettato "Nostalgia", film drammatico di Mario Martonecon Pierfrancesco Favino e Francesco Di Leva (118 minuti – Italia, Francia 2022). Spettacoli tutti i giorni alle 21.00, al mercoledì anche alle 15.00.

"Nostalgia" è tratto dall'omonimo romanzo di Ermanno Rea ed è ambientato a Napoli nel Rione Sanità. È qui che il protagonista Felice (Pierfrancesco Favino) torna dopo quarant'anni di assenza, lontano dalla sua terra. L'uomo, tornato per sua madre, resterà qui dove è nato più a lungo di quanto aveva previsto, mentre riscopre i luoghi, i codici del quartiere e fa i conti con un passato che lo divora. Da giovane Felice insieme a Oreste (Tommaso Ragno), suo amico d'infanzia, nonché compagno di bravate, ha commesso qualche piccolo crimine, fino a quando un uomo non è morto. È per questo motivo che Felice si è allontanato dalla città, andando a vivere all'estero, ma non tradendo mai l'amicizia con Oreste. Ora che è tornato nel rione Felice vorrebbe rivedere il suo vecchio amico, ma Oreste, noto ormai come il delinquente del quartiere, non si è mai allontano da quel mondo, che sembra averlo assorbito totalmente...

Sabato 22 alle 21.00 e domenica 23 anche alle 15.30, invece, sarà la volta della commedia "Tutti a bordo".

Convinti che un viaggio attraverso l'Italia, da Torino fino a Palermo, dopo un anno di pandemia, sia per i bambini una bellissima esperienza, Bruno, padre di Juri, e il suo amico Claudio si offrono di partire con loro. Quando accade l'imprevisto: mentre i due adulti sono intenti a discutere, il treno dei bambini parte senza di loro. Iniziano così una corsa contro il tempo per arrivare alla meta prima di Juri e dei suoi compagni e senza che nessuno si accorga del loro monumentale errore. Due viaggi paralleli attraverso l'Italia e le sue tradizioni in cui tutti, adulti e bambini, avranno modo di scoprire che il viaggio spesso conta più della destinazione E Bruno comprenderà che per essere bravi padri, bisogna essere anche un po' bambini.
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