Lecco perde Alfredo Chiappori: il disegnatore si è spento all'ospedale Manzoni

Lutto nel mondo della cultura lecchese. E' morto all'ospedale di Lecco dove era ricoverato da qualche giorno Alfredo Chiappori, disegnatore e scrittore di fama nazionale. Aveva 79 anni, compiuti lo scorso 27 agosto.

Lecchese di nascita, ha sempre vissuto in città. Dopo una prima esperienza da insegnante al Liceo Scientifico Grassi, Chiappori si è dedicato principalmente all'attività di disegnatore e autore di fumetti di segno satirico-politico, e ha collaborato lungamente con i principali quotidiani, settimanali e riviste nazionali. Secondo Gianbattista Zorzoli è stato il primo interprete in Italia della contestazione generazionale del 1968.
Si è reso noto al grande pubblico grazie alle strisce del suo primo e più famoso personaggio a fumetti, "Up il sovversivo", pubblicate per Feltrinelli a partire dal 1970. Tra i suoi lavori anche opere di narrativa e dipinti.
Come pittore ha esposto personali con presentazioni di importanti critici, da Giulio Carlo Argan a Umberto Eco, mentre Lecco ha ospitato due sue mostre nel 2004: "Sacro e Profano" presso Villa Manzoni e Torre Viscontea e nel 2005 "Le sacre scritture nelle opere d'arte" presso l'ospedale Manzoni. Lo scorso anno la città gli ha dedicato il docufilm "Multiforme ingegno", prodotto dall'Associazione Spettacolare con la supervisione di Bruno Biagi.
Lo cita nel suo ricordo il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni: "Oggi Lecco perde uno dei suoi personaggi più importanti, un uomo dal multiforme ingegno, un uomo pubblico fortemente impegnato in ambito sociale e politico, un poliedrico linguista. Il suo incredibile talento lo abbiamo celebrato proprio di recente attraverso il docu-film dedicato alla sua vita proiettato al Nuovo Aquilone, alla presenza di tanti ex Sindaci, in quello che è stato un corale abbraccio della comunità tutta".
"Un grande artista lecchese che ha saputo affermarsi sul panorama nazionale con la sua molteplicità di talenti: questo era Alfredo Chiappori. Allievo di Orlando Sora, il professor Chiappori è stato protagonista di mostre, eventi culturali e della vita del Teatro della Società. Accanto al suo fine umorismo e alla sua satira ardita e pungente, mi piace ricordare quel suo impegno artistico e quel gioco di colori che lo hanno reso unico e indimenticabile" aggiunge la Vicesindaco e Assessore alla Cultura Simona Piazza.

1963: per le elezioni politiche, Chiappori fece le prime vignette di satira politica sul settimanale del lunedì,
il Giornale di Lecco, diretto da Giacomo De Santis.

"Alfredo ed io ci siamo incontrati per strada quando eravamo giovanissimi. Io collaboravo con il settimanale il Resegone e lui pubblicava le sue prime cose sul concorrente Giornale di Lecco. Fu simpatia reciproca immediata e un’amicizia che facilmente prese forma" rammenta Gino Buscaglia. "In particolare oggi voglio qui ricordare che, per un caso fortunato, io fui il primo giornalista in assoluto a intervistarlo. Aroldo Benini, editore e direttore della rivista “terzo ponte” incuriosito da quanto gli raccontavo di Alfredo, mi chiese di intervistarlo. Detto fatto e pubblicato con grande rilievo e un paio di sue vignette della serie che stava creando in quel periodo: “facce di culo” feroce satira del mondo politico".
Già Consigliere comunale di Lecco (eletto nelle liste del PCI) e Benemerito della città insignito della Medaglia d'Oro nella ricorrenza della Festività di San Nicolò del 2003, Chiappori lascia la compagna di una vita Mariarosa, la figlia Sara con il marito e il nipote Francesco.
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