ASST: il 20 ottobre incontro al Manzoni sull'osteoporosi

Giovedì 20 ottobre, Giornata Mondiale contro l’Osteoporosi: l’ASST di Lecco vi aderisce organizzando, a partire delle ore 19.00 presso l’Aula Magna dell’Ospedale “Alessandro Manzoni” di Lecco, un incontro aperto alla popolazione dal titolo “L'osteoporosi: fattori di rischio e prevenzione”.
A parlarne sarà Andrea Biffi, ortopedico della Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia del nosocomio di Via dell’Eremo.
L’iniziativa è promossa e sostenuta da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, che promuove la settima edizione dell’(H)-Open Day dedicato alla salute delle ossa con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione primaria e della diagnosi precoce.
“Obiettivo di questa iniziativa, giunta alla sua settima edizione, è sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione primaria, attraverso l’adozione di corretti stili di vita fin dalla giovanissima età e un corretto introito di calcio e vitamina D, secondo un’alimentazione equilibrata e adeguata" spiega Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda. "Nell’ambito della prevenzione gioca un ruolo strategico anche la diagnosi precoce per impedire il verificarsi delle fratture da fragilità che rappresentano la complicanza più temibile e invalidante dell’osteoporosi”.
“Sono molto lieto di proseguire la pluriennale collaborazione con Fondazione Onda con la quale condividiamo l’importanza di un ruolo attivo a favore della prevenzione e della cura delle principali patologie femminili" aggiunge Paolo Favini, Direttore Generale ASST Lecco. "L’incontro aperto alla cittadinanza con i nostri specialisti è un’occasione utile per sottolineare quanto sia importante prendersi cura di sé, fin dalla giovane età. L’osteoporosi rappresenta un’importante causa di disabilità, tanto diffusa quanto sottovalutata. È bene imparare a prevenirla, imparando a riconoscere i primi campanelli d’allarme e adottando comportamenti e stili di vita corretti”.
“L’osteoporosi si può definire come un disordine delle ossa scheletriche caratterizzato dalla compromissione della robustezza dell’osso che predispone ad un aumento del rischio di frattura. Si stima che in Italia colpisca circa 5.000.000 di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa"  chiosa Piero Poli, Direttore Dipartimento Chirurgia d’Urgenza e Robotica ASST Lecco. "Si trattata di una patologia abbastanza difficile da individuare perché spesso non dà segni evidenti della sua presenza. Il dolore osseo, anche di bassa intensità, è comunque un campanello d’allarme ed è il sintomo più evidente di questa patologia. Altro fenomeno frequente correlato alla presenza dell’osteoporosi è la facilità di procurarsi fratture, possibili anche senza eventi traumatici diretti. Tra le più recenti cure contro l’osteoporosi oggi abbiamo a disposizione numerosi farmaci innovatici che agendo su popolazioni cellulari riducono l’eccessivo riassorbimento osseo e stimolano la formazione di nuovo osso”.
E ancora Andrea Biffi, ortopedico Ospedale “Alessandro Manzoni” aggiunge: "Prevenire l’osteoporosi si può e si deve. La prevenzione è fondamentale e deve iniziare presto, fin da quando si è giovani. È in questa fase della vita, infatti, che si raggiunge il picco di massa ossea e si mette da parte quel capitale di minerali nell’osso, primo fra tutti il calcio, da cui dipende la robustezza dello scheletro negli anni a venire. Raggiungere un picco di massa ossea adeguato in gioventù significa fare un investimento per il futuro e ridurre le probabilità di avere l’osteoporosi quando si diventerà anziani”.
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