Lecco, 100 anni dello stadio: il 15 la posa della targa, omaggio alla storia

Alle 17.00 di sabato 15 ottobre, giorno del centenario dell’inaugurazione del campo sportivo ai Cantarelli, all’esterno dello stadio lecchese in via don Pozzi verrà collocata e inaugurata una targa che ricorda il secolo di presenza della struttura sportiva: è posizionata non lontano dall’ingresso delle tribune e della curva nord, dove sono già state poste in anni trascorsi le due lapidi in ricordo di Mario Ceppi e Mario Rigamonti.


Le lapidi presso lo stadio per Mario Rigamonti e Mario Ceppi

Il campo venne dedicato a quest'ultimo un anno dopo la tragedia aerea di Superga del 1949, che cancellò il grande Torino pluriscudettato. Rigamonti, nativo di Brescia, aveva giocato nel Lecco nel periodo bellico, prima di passare alla compagine granata. La lapide attuale è stata rinnovata nel 1993, quando venne posizionata quella in memoria di Mario Ceppi, il presidentissimo della serie A, dieci anni dopo la sua scomparsa nel 1983.


In alto il Lecco in serie C. In basso il raduno delle vecchie glorie della A e della B nel 1993,
all'inaugurazione della lapide per Mario Ceppi

Nel 1993 vi fu un raduno di dirigenti e giocatori degli anni migliori della società bluceleste, che possono essere concentrati dal campionato 1956/1957 all’ultimo in serie B del 1972/1973. C’è una foto di quell'occasione dove si possono riconoscere numerose vecchie glorie al Cantarelli Rigamonti Ceppi.


Una formazione del Lecco in serie A, con gli "assi"

Il raduno del 1993 fu revival della miglior storia bluceleste, affondando le radici e le origini nell’album di ricordi che si era avviato nell’estate 1957 con la promozione dalla C alla B al termine di un torneo a 18 squadre sparse in tutta la penisola con il Lecco al 2° posto. Il Lecco era soprattutto insuperabile sul terreno amico del vecchio Cantarelli Rigamonti dove sconfisse quasi tutte le formazioni più quotate che erano Cremonese, Livorno, Reggina, Salernitana, Siena e Treviso: si piazzò a tre punti dalla capolista Prato, con un consuntivo finale di 19 vittorie, 13 pareggi e 5 sconfitte. Clamoroso il successo casalingo sul Siracusa per 6 reti a 2.


Premiazione di capitan Duzioni

La cerimonia commemorativa del 1993 non è stata, comunque, l’ultima avvenuta in ordine di tempo presso le lapidi che vedono ora l’aggiunta della targa del centenario. Il 5 maggio 1999, 50° della tragedia di Superga, il Toro Club Lecco organizzò un rito semplice, ma sentito, commemorando il grande Torino, tragicamente scomparso nel 1949.


Cerimonia commemorativa della tragedia di Superga, nel 1999, promossa dal Toro Club Lecco

Fu il presidente Pippo Rigamonti, portiere del Lecco e poi per 4 campionati in granata che, affiancato dal segretario della stessa associazione Antonio Valnegri, depose una corona d’alloro. Sullo stadio cadeva una pioggia a catinelle come mezzo secolo prima, quando sul colle di Superga si schiantava l’aereo del Torino proveniente da Lisbona dopo una trasferta internazionale contro il Benfica.


Partita storica del centenario della società il 1° maggio 2013 fra la formazione allievi del Lecco
(in maglia bianca) e la squadra formata dalla Canottieri Lecco (con la storica maglia bluceleste)

Una preghiera di suffragio a ricordo di tutte le vittime venne recitata dal parroco di Castello don Maurizio Mottadelli, ora prevosto di Oggiono. L’ultimo viaggio della grande squadra che fece sognare l’Italia nel difficile dopoguerra 1945 venne ricordato da Aloisio Bonfanti, tifoso granata da sempre.


Cartolina ricordo dello stadio

Il Toro Club Lecco si trovò in serata presso il Circolo Risorgimento in quartiere Pescarenico per assistere sulla RAI alla partita fra il Torino e la rappresentativa della Lega Calcio. In quell'incontro la squadra piemontese ha indossato la gloriosa e vecchia casacca granata, quasi color sangue, con lo scudetto tricolore, la maglia della formazione veramente grande entrata per sempre nella leggenda come invincibile.
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