Lecco: in Aula un giudice ed un PM nuovi. Una violenza sessuale a Colico il loro primo caso


“Prima” – a parte chiuse – per due new entries tra le fila dei magistrati in forza a Lecco. Questa mattina Bianca Maria Bianchi, nuovo presidente della sezione penale, ha esordito in Aula, con a latere i colleghi Giulia Barazzetta e Gianluca Piantadosi. Rileva la casella lasciata libera, ormai da mesi, da Enrico Manzi, trasferito in Corte d'Appello a Milano, con la vacanza coperta quale facente funzioni dal collega Paolo Salvatore che, con Martina Beggio, completa ora la “squadra” capitanata dalla dottoressa Bianchi, arrivata in città da Bergamo. Da Milano, invece, la Procura – ridotta ai minimi termini dopo la partenza del sostituto Andrea Figoni e la maternità della collega Giulia Angeleri – ha ottenuto quale rinforzo il dottor Alessandro Gobbis che, per qualche mese, quale applicato, si farà carico delle udienze collegiali, sgravando da tale incombenza la dottoressa Chiara Di Francesco, unico magistrato attualmente in servizio al fianco del Capo Ezio Domenico Basso.
Caso delicato – e per questo trattato senza la presenza di pubblico in Aula su richiesta dell'avvocato di parte civile, accolta dal collegio – il primo approdato all'attenzione del nuovo PM “prestato” a Lecco dal capoluogo meneghino. Violenza sessuale il reato contestato ad un 53enne, presente personalmente in Aula al fianco del difensore, l'avvocato Marcello Perillo. Stando al quadro accusatorio – chiaramente ancora da provare, con l'istruttoria alle prime battute – nel 2019 all'interno di un camping a Colico, dopo una cena in compagnia, avrebbe abusato di una 25enne, sua vicina “di piazzola”.
Una brutta storia emersa a distanza di tempo: nove mesi dopo il fatto, infatti, tornata presso la struttura, la ragazza avrebbe confessato l'accaduto al padre, che avrebbe aggredito l'odierno imputato a sua volta firmatario della querela alla base di altro procedimento penale attualmente al vaglio del giudice in ruolo monocratico Gianluca Piantadosi, querela quest'oggi acquisita dal collegio su richiesta dell'avvocato Perillo che, in udienza preliminare, ha optato per non adire a riti alternativi, nella convinzione di poter dimostrare l'innocenza del proprio assistito.
A.M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.