Alluvioni ed esondazioni: il 19 un incontro pubblico a Lecco

Mercoledì 19 ottobre alle 21.00, nella sala don Ticozzi in via Ongania 4 a Lecco, la Provincia ha organizzato un incontro pubblico con la cittadinanza e gli amministratori dal titolo "Alluvioni, esondazioni e inondazioni: cosa fare?".
La serata si aprirà con gli interventi della Presidente Alessandra Hofmann e del Consigliere delegatoStefano Simonetti, che illustreranno il senso dell’incontro e il ruolo dell'ente nelle attività di Protezione civile. Fabio Valsecchi (Provincia di Lecco) e Massimo Ceriani (Regione Lombardia) parleranno poi delle buone prassi per la sicurezza dei cittadini in caso di dissesto idrogeologico e di eventi di estrema intensità, nonché del ruolo del Sindaco e del pubblico amministratore nel contesto dell’alluvione. Francesco Ballio (Politecnico di Milano) si soffermerà sulle azioni per la prevenzione del rischio idraulico, mentre Domizia Mornico (Comitato di coordinamento del volontariato di Protezione civile) spiegherà cosa può fare il cittadino per proteggersi dagli eventi alluvionali.
Durante l’incontro saranno proiettate le fotografie della frana di Cortenova del 2002 e verrà presentato il programma del convegno del prossimo 1° dicembre dal titolo "20 anni dopo l’alluvione del 2002. Evoluzione del modello di intervento: dalla pianificazione alla previsione, prevenzione, gestione e superamento dell’emergenza".



“Abbiamo voluto promuovere questo incontro - commenta il Consigliere provinciale delegato alla Protezione civile Stefano Simonetti - per informare e sensibilizzare la cittadinanza e gli amministratori pubblici su un argomento che, purtroppo, negli ultimi anni è divenuto di stretta attualità alla luce dei recenti cambiamenti climatici. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività in materia di Protezione civile che vedono impegnate la Provincia di Lecco, gli enti e le istituzioni del territorio, in particolare riguardo alla divulgazione delle buone prassi di prevenzione e autoprotezione, attivando forme di resilienza all’interno delle comunità locali”.
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