Ballabio: dopo un sinistro, tracce di droga nel sangue, ma non 'attuali'. Viene assolta

Si chiuso con un'assoluzione il procedimento penale a carico di una giovane masnaghese classe 2001, imputata per guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti (art.187 cds). Mentre dalla Valsassina stava scendendo verso il capoluogo lungo la vecchia Lecco-Ballabio, la ragazza aveva infatti perso il controllo della sua utilitaria, schiantatasi contro il guard-rail. Nessuna grave conseguenza per fortuna, nè per lei nè per gli altri due occupanti dell'auto, due amici lecchesi che insieme all'imputata e ad altri avevano affittato un piccolo appartamento a Moggio per trascorrere qualche ora all'insegna della convialità. Venerdì sera infatti - era il 26 marzo 2021 - i giovani, tutti residenti fra la Brianza e Lecco, avevano organizzato una cena. In quell'occasione, fra un bicchiere di vino e un piatto caldo, era spuntato anche uno spinello (a base di marijuana) che i partecipanti alla serata valsassinese si erano passati. Imputata compresa.
Le successive ore erano trascorse fra un gioco da tavolo e una partita a carte, poi tutti a letto verso l'una. L'indomani mattina, dopo aver sistemato la casa e pranzato, i giovani si erano messi sulle due auto diretti verso casa. Alcuni di loro, fra cui appunto la barista masnaghese, dovevano infatti recarsi al lavoro. A nemmeno mezz'ora dal punto di partenza però, si era verificato il sinistro, con l'auto finita fuori strada al confine fra Ballabio e Laorca e i tre occupanti trasferiti al Manzoni di Lecco per essere sottoposti agli accertamenti. Dagli esami del sangue della giovane conducente era però emersa traccia di sostanze stupefacenti; da lì l'imputazione che l'ha poi condotta stamani in aula per il procedimento penale al cospetto del giudice in ruolo monocratico Giulia Barazzetta.
Sottoposta ad esame in aula, la ragazza residente a Costa Masnaga ha spiegato di aver fumato solo una canna la sera precedente, come confermato anche dagli amici. Ha riferito poi, in merito alle condizioni della sua auto: vecchia di circa vent'anni, con le gomme lisce e lo sterzo duro come confermato anche dalla mamma, sentita come testimone.
Al termine dell'istruttoria il vice procuratore onorario Mattia Mascaro ne ha chiesto l'assoluzione; del resto anche un medico in servizio al Manzoni in quelle ore ha confermato lo stato di lucidità in cui era apparsa una volta varcato l'ingresso del pronto soccorso subito dopo il sinistro.
L'avvocato Ruggero Panzeri, difensore della giovane, ha rilevato come non sia sufficiente la positività alla sostanza, che avrebbe potuto essere stata assunta anche diversi giorni prima. ''Deve sussistere l'attualità, da valutare con un'indagine medico-chimica'' ha detto il legale. Una tesi che evidentemente ha convinto il giudice Barazzetta che ha disposto l'assoluzione - con formula piena - della masnaghese.
G.C.
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