Sull'ordinanza di Lecco sul cibo agli animali
Abbiamo letto dell'ordinanza del Comune di Lecco n.21 del 5/10/22 che ha per oggetto il divieto di somministrazione di cibo a tutte le specie di animali, selvatici e randagi. Ci ha molto sorpresi e ci siamo interrogati sul fine di questa ordinanza.
E’ finalizzata ad eliminare tutti i randagi presenti sul territorio? Non ci sembra una scelta condivisibile e non è una presa in carico del problema. Oltre agli animali, penalizza tutte le persone che da anni si curano di sfamare, curare, sterilizzare. Chi si occupa di questi animali mette a disposizione il proprio tempo e le proprie energie senza nessun fine se non quello di aiutare animali meno fortunati dei nostri animali d’affezione. Sono volontari attenti e motivati; qualunque siano le condizioni climatiche trovano il modo di recarsi nei siti di loro competenza per sfamare e controllare le diverse specie animali presenti sul territorio.
Proprio in questi giorni gli eventi ci stanno insegnando quanto sia importante il rispetto verso gli altri, siano essi popoli siano animali e piante. La pandemia ci ha dimostrato quanto sia fondamentale rispettare gli spazi degli animali e ha reso ancor più vero l’insegnamento che per risolvere un problema l'unica soluzione è il dialogo, il confronto. La tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni è parte del dettato costituzionale (11 febbraio 2022, n. 1) Pensiamo quindi che tutte le forze presenti sul territorio dovrebbero quindi parlarsi, confrontarsi, trovare una soluzione comune, ascoltare e valutare le ragioni di tutti. Regolamentare non vietare è la strada percorribile.
Molte sono le associazioni presenti sul territorio, disposte a partecipare ad una tavolo di confronto che abbia come fine il benessere animale unitamente al decoro del territorio.
E’ finalizzata ad eliminare tutti i randagi presenti sul territorio? Non ci sembra una scelta condivisibile e non è una presa in carico del problema. Oltre agli animali, penalizza tutte le persone che da anni si curano di sfamare, curare, sterilizzare. Chi si occupa di questi animali mette a disposizione il proprio tempo e le proprie energie senza nessun fine se non quello di aiutare animali meno fortunati dei nostri animali d’affezione. Sono volontari attenti e motivati; qualunque siano le condizioni climatiche trovano il modo di recarsi nei siti di loro competenza per sfamare e controllare le diverse specie animali presenti sul territorio.
Proprio in questi giorni gli eventi ci stanno insegnando quanto sia importante il rispetto verso gli altri, siano essi popoli siano animali e piante. La pandemia ci ha dimostrato quanto sia fondamentale rispettare gli spazi degli animali e ha reso ancor più vero l’insegnamento che per risolvere un problema l'unica soluzione è il dialogo, il confronto. La tutela dell’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni è parte del dettato costituzionale (11 febbraio 2022, n. 1) Pensiamo quindi che tutte le forze presenti sul territorio dovrebbero quindi parlarsi, confrontarsi, trovare una soluzione comune, ascoltare e valutare le ragioni di tutti. Regolamentare non vietare è la strada percorribile.
Molte sono le associazioni presenti sul territorio, disposte a partecipare ad una tavolo di confronto che abbia come fine il benessere animale unitamente al decoro del territorio.
Associazione Amici dei mici Garlate