Lecco: speranza e protesta, la bandiera della pace 'in vetrina'

La vetrina dell'edicola di piazza Carducci, nel cuore del rione lecchese di Castello, si "colora" per la pace: è un'iniziativa simbolica, per lanciare un messaggio di speranza ma anche di "protesta", quella ideata dal signor Giovanni Perri nel suo negozio proprio di fronte alla Scuola Primaria, che ha deciso di sostituire per qualche giorno la merce esposta con quattro bandiere arcobaleno della pace, con la certezza che "è solo il bene che può generare benefici morali ed economici per tutti".



"Magari questa scelta mi costerà qualcosa in termini di incasso, dato che la vetrina è il primo mezzo per attirare i clienti, ma credo sia necessario lanciare un messaggio forte e chiaro per chiedere che la guerra finisca il prima possibile" ha commentato il commerciante. "Anche qui a Lecco, a causa della "catena" di rincari che sta toccando tutti, tanti esercenti sono in difficoltà, e alcuni stanno seriamente pensando di cessare la propria attività. Qualcuno potrebbe dire che un'edicola-cartoleria come la mia non ha gli stessi problemi di altre categorie, ma la verità è che siamo di fronte a un pesante circolo vizioso, al "cane che si morde la coda": se un panettiere deve spendere il triplo dei soldi per pagare le bollette, difficilmente avrà ancora voglia di passare da me a comprare il giornale; al massimo potrà acquistare qualche articolo di cancelleria per il figlio che frequenta la scuola qui di fronte, ma che modo è questo di fare commercio? Così è davvero difficile andare avanti, questa situazione deve finire".
"Naturalmente - ha concluso il signor Perri - il primo pensiero va sempre a tutte le persone che stanno subendo direttamente, sulla propria pelle, le conseguenze del conflitto. Ma è anche giusto allargare lo sguardo e riconoscere che la guerra fa male a tutti, anche a chi come noi fortunatamente la osserva solo da lontano. Solo la pace e il bene possono farci vivere sereni".
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