Lecco: 'la trap è una trappola, tutto tranne che verità'. Pensiero di Chadia Rodriguez
Protagonista dell’ultima mattinata del Festival della lingua italiana di Treccani è stato, quest’oggi, lo scrittore Paolo di Paolo, impegnato nella registrazione di una puntata speciale de “La lingua batte”, programma in onda ogni domenica mattina sulle frequenze di RaiRadio3. Nella splendida cornice di Villa Manzoni, l’autore ha dapprima posto alcune domande a Massimo Bray, direttore generale dell’Enciclopedia Italiana.
Chadia Rodriguez, Paolo di Paolo e Massimo Bray
“C’è un’intera generazione che continua a chiedere di ricevere delle attenzioni. Su questo la politica si è dimostrata poco sensibile e incapace di stare al passo con il paese. Da parte sua, Treccani cerca di aiutare i cittadini discutendo e facendo discutere, sfruttando la lingua in quanto strumento di mediazione culturale straordinariamente efficace” ha sottolineato l’ex ministro per i Beni culturali. Giovani generazioni, linguaggi diversi.
Riprendendo un verso di Bella così, lo scrittore, già finalista del premio Strega, ha posto un’altra domanda alla sua interlocutrice: “Se le parole un giorno spariranno senza rumore, qual è nella tua vita il peso delle parole?”. Nonostante la complessità della domanda, la risposta della rapper non si è fatta attendere. “Il modo e l’intenzione con cui le parole sono pronunciate è fondamentale. La mia musica nasce dall’esigenza di far trasparire la vita vera cercando di utilizzare parole semplici ma decisive”.Chadia Rodriguez e Luigi Romani
Chadia Rodriguez e Paolo di Paolo sono quindi stati raggiunti sul palco da Luigi Romani, responsabile base dati e area linguistica dell’istituto dell’enciclopedia italiana, che ha consegnato alla rapper una copia del nuovo dizionario Treccani. Visibilmente emozionata per la sorpresa, prima di salutare il pubblico Chadia Rodriguez ha rivolto uno sguardo al futuro. “Se ci sarà in ballo qualche progetto sarà molto più veritiero di tutto quello che è stato fatto fino ad adesso. È un mio bisogno, quasi egoistico, di dimostrare che posso veramente aiutare qualcuno”.
A.Bes.