Galbiate punta a prevenire le truffe: il Comandante Casella incontra i 'nonni'

Nel sentire alcuni racconti in tanti sono scoppiati a ridere, forse pensando di trovarsi di fronte a storie troppo assurde per essere vere. Eppure era tutto reale, nessuno ha inventato niente, e anzi quegli episodi sono anche più frequenti di quanto si possa immaginare. Focus sulle truffe nel pomeriggio di ieri, mercoledì 5 ottobre, a Galbiate, dove il neo Comandante della Stazione dei Carabinieri di Olginate Leonardo Casella ha incontrato un folto gruppo di "nonni" del paese - grazie a un'iniziativa fortemente voluta dall'Associazione Pensionati guidata da Giovanni Andreotti e dall'Amministrazione Comunale - per metterli in guardia dai rischi legati alla possibile presenza sul territorio di malintenzionati e fornire loro qualche utile suggerimento per non cadere nella "trappola".

Al microfono il sindaco Piergiovanni Montanelli

Affiancato anche dal Comandante della Polizia Locale Danilo Bolis e dal sindaco Piergiovanni Montanelli, il Maresciallo ha subito indicato l'obiettivo dell'incontro nella volontà di fare prevenzione, una "missione" non impossibile per quanto riguarda le truffe dal momento che, per evitarle, basta effettivamente fare attenzione ad alcuni "segnali" evidenti e adottare poche e semplici accortezze, ricordando innanzitutto di non fidarsi mai di persone sconosciute.
"Una delle più diffuse, capitata di recente anche qui a Galbiate, è quella che si basa sulla cosiddetta tecnica dell'abbraccio: un paio di donne, solitamente di bell'aspetto e ben vestite, si presentano davanti a un anziano e, dopo aver preso confidenza chiedendo magari indicazioni stradali o altre informazioni, lo stringono a sè in segno di gratitudine, approfittandone per sfilargli un orologio di valore o un gioiello" ha spiegato il Comandante Casella. "Molto frequente anche la truffa dello specchietto, in cui il malvivente simula un piccolo incidente mostrando la parte dell'auto danneggiata ad hoc, per chiedere soldi alla propria "vittima" in cambio della promessa di risolvere il problema senza dover ricorrere ad assicurazioni o ad altre vie "formali". E ancora, non di rado accade che qualche anziano faccia entrare in casa un sedicente tecnico che, parlando di un'importante perdita di gas nella zona, lo induce a mettere nel frigorifero oggetti preziosi e gioielli in oro "per preservarli" dalla diffusione nell'aria del materiale, che naturalmente poi vengono rubati con grande destrezza, senza lasciare alla persona il tempo di reagire".

Da parte del Maresciallo, dunque, il monito a non far mai entrare sconosciuti nel proprio appartamento, eventualmente allertando un famigliare, un vicino e soprattutto il 112, in caso di necessità. Molti episodi di truffa, del resto, hanno proprio come protagonisti soggetti all'apparenza insospettabili, eleganti, magari dotati anche di divisa o cartellino di presunte società come quelle di gas e luce, per conto delle quali propongono contratti che poi si rivelano inesistenti o falsi.

Il Comandante dei Carabinieri Leonardo Casella

Un altro modus operandi frequente è poi quello che sfrutta la "tecnica della cauzione", facendo leva sugli affetti più cari delle persone prese di mira: spesso si parla infatti di figli o nipoti colpiti da incidenti o da provvedimenti di arresto, per aiutare i quali è necessario e urgente versare del denaro; diffusa, almeno fino a qualche mese fa, anche la pessima "abitudine" dei truffatori di fare accenno a famigliari bisognosi di sostegno economico in quanto ricoverati in ospedale in gravi condizioni per il Covid.
"Richieste di questo tipo non possono essere reali, nessun ente è autorizzato a pretendere soldi secondo queste modalità, nè tantomeno a presentarsi a casa di qualcuno senza avvisare in anticipo, attraverso specifiche comunicazioni" ha fatto presente ancora il Comandante, invitando inoltre a prestare attenzione anche alle offerte dei venditori porta a porta - per quanto, chiaramente, non tutti siano malintenzionati - così come ai fattorini che dichiarano di dover consegnare pacchi urgenti per conto di famigliari chiedendo soldi in cambio. "Occhio anche ai link che spesso girano sugli smartphone con il riferimento a banche o istituti pubblici, che in molti casi nascondono solo insidie in cui è facile cadere" ha concluso.

Il Comandante della PL Danilo Bolis

Infine, anche qualche piccola accortezza per prevenire i furti, un fenomeno più difficile da contrastare ma comunque meno diffuso sul territorio di Galbiate e dintorni, a detta del Comandante Casella, rispetto ad altre zone della provincia lecchese, anche grazie ai capillari controlli delle forze dell'ordine sulle strade: "Un consiglio utile può essere quello di abbassare le tapparelle anche per uscite brevi, e se possibile di installare un antifurto perimetrale, che protegge le proprietà controllando eventuali accessi anche al giardino".

Ottimi i riscontri da parte dei numerosi partecipanti all'incontro, che nelle intenzioni della Stazione dei Carabinieri voleva essere il primo di un mini-ciclo dedicato alla fascia di popolazione più anziana e fragile ma non solo, per sensibilizzare su varie tematiche legate alla sicurezza e diffondere quindi la consapevolezza di fenomeni dai quali proteggersi per vivere con più serenità.
B.P.
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