Lecco: i vertici della Questura in Tribunale per una truffa da 19€ contestata a un poliziotto


E' entrato quest'oggi nel vivo il processo "voluto" da un ex poliziotto della Questura di Lecco che si è opposto all'archiviazione del fascicolo aperto a suo carico, con il chiaro intento di ottenere dal giudice una piena assoluzione, sgomberando così ogni ombra sulla sua condotta di servizio, pur avendo ormai appeso da divisa al chiodo per sopraggiunti limiti d'età.
Truffa aggravata l'accusa formulata nei confronti del sovrintendente capo Arcangelo Raffaele, classe 1960. Stando all'impianto accusatorio nel 2019 avrebbe percepito 19 euro per straordinari non "maturati" avendo lasciato il posto di lavoro prima dell'orario indicato sui moduli compilati per la liquidazione delle spettanze.
Difeso dall'avvocato Luca Marsigli, l'imputato ha assistito di persona all'udienza odierna, ascoltando dunque le deposizioni degli (allora) vertici della Questura sfilati al cospetto del giudice monocratico Martina Beggio. Se il Questore Filippo Guglielmino, per ragioni legate alla sua attività, non ha risposto "presente" all'appello, si sono invece accomodati al microfono, uno dopo l'altro, i Vice Questori Aggiunti Enrico Burbi e Danilo Di Laura, al tempo a capo delle Volanti e della Squadra Mobile. Il primo, diretto superiore del sovrintendente a giudizio, ha raccontato la genesi del "caso" e dunque l'indagine - non autorizzata o comunque portata avanti in autonomia senza aver ricevuto da lui alcuna indicazione - svolta da un altro suo sottoposto, capoturno come Raffaele, che, dopo aver raccolto la segnalazione di una "fonte confidenziale", raffrontando i rapporti sugli straordinari con i passaggi della vettura in uso all'imputato dal varco di uscita di Lecco-Corso Monte Ortigara avrebbe “provato” come il collega in più occasioni avrebbe preso la strada di casa prima dell'orario indicato come di "uscita" dalla Questura.
Una questione di fatto subito passata dalla competenza del dottor Burbi a quella agli uomini del dottor Di Laura, con il  funzionario oggi "fatto salire" a Lecco da L'Aquila (dove ora presta servizio) sostanzialmente per confermare il contenuto delle relazioni prodotte dai suoi sottoposti. Sei, nel dettaglio, gli episodi segnalati dal "denunciante" e vagliati dalla Mobile, di cui due poi esclusi perché non contestabili. Il 16 febbraio 2019 la Kia intestata alla compagna dell'imputato ma - si ipotizza - in uso allo stesso, sarebbe transitata verso la Valsassina (dove l'agente risiede) attorno alla 1 ma gli straordinari "segnati" dal sovrintendente si sarebbero protratti fino alle 4 di notte; il 23 febbraio l'auto sarebbe passata sulla vecchia strada per Ballabio un'ora prima dell'uscita del poliziotto; il 26 idem mentre nella notte tra il 3 e il 4 marzo "ballano" una quarantina di minuti, con la targa letta alle 0.19 dallo "scudo" cittadino e il fine servizio indicato invece alle 2.08.
In ogni occasione, il telefono in uso all'intestataria della macchina - la compagna di Raffaele - sarebbe poi risultato agganciato a celle diverse da quella di Lecco. Questo l'unico elemento per far ipotizzare non ci fosse la donna al volante, con tutti i limiti del caso, ben illustrati al giudice dall'Ispettore Andrea Rados, l'ufficiale di polizia giudiziaria che su delega della Procura, dopo la prima richiesta di archiviazione, ha poi raccolto gli elementi confluiti nel fascicolo.
Escussa in Aula, la signora a sua volta ha spiegato di utilizzare lei, in prevalenza, la Kia, riferendo anche come, nel periodo in esame, le capitasse di passare per Lecco non solo per andare al lavoro ma anche in orari non abituali per rientrare a casa dopo aver fatto compagnia alla sorella, reduce da una separazione.
"Neutra" infine la deposizione di un agente scelto, di turno la prima delle notti "incriminate": ricordando un fermo piuttosto movimentato, ha riferito della presenza in Ufficio, quale caposervizio, dell'imputato, non aggiungendo però nulla sull'orario di uscita di quest'ultimo dalla Questura. Più pregnante, forse, la testimonianza dell'accusatore, prevista, stante non presentazione odierna, per il prossimo 11 gennaio quando si completerà l'istruttoria, dando la parola anche al sovrintendente Raffaele.
A.M.
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