Premana dà il benvenuto a don Matteo Albani, il nuovo parroco alpino

La comunità di Premana ha un nuovo parroco: don Matteo Albani. Nel pomeriggio di oggi un lungo corteo lo ha accompagnato dal cimitero - dove si è tenuto un momento di preghiera per don Graziano Gianola, compagno di seminario del neo arrivato - attraverso la via centrale del paese, fino alla chiesa parrocchiale di San Dionigi. Lungo il tragitto sono state diverse le manifestazioni di accoglienza da parte dei giovani, dei bambini e dei piccoli della scuola materna.

"L'ingresso" di don Matteo Albani. Sotto il sacerdote con la famiglia


Il presbitero, classe 1976, nativo di Novate (frazione di Merate) è entrato in seminario nel 1997 dopo aver conseguito la maturità all'istituto Fiocchi due anni prima. Un anno di lavoro ed il servizio militare a Merano, fra gli alpini, hanno preceduto la sua ordinazione sacerdotale nel 2004.

Oggi a Premana i coetanei del 1976 hanno allestito una porta trionfante in corrispondenza della quale si è svolta la cerimonia di taglio del nastro, a sancire l'entrata ufficiale in paese di don Matteo; poi il corteo si è spostato al leone di San Marco, luogo che aveva ospitato niente meno che Papa Luciani prima del suo veloce pontificato.

Presente ai festeggiamenti anche il sindaco Elide Codega che a nome dell'amministrazione comunale ha dato il benvenuto a don Matteo, evidenziando come quel luogo testimoni il legame profondo tra "il nostro paese e Venezia''.

''I nostri bisnonni erano soliti migrare in laguna per prestare le loro mani e la loro profonda conoscenza nel lavorare il ferro'' ha detto la prima cittadina. ''Proprio qui, nel terzo centenario della traslazione dei resti di Sant'Ilario, il patriarca Luciani salutò la popolazione da questi scalini" ha proseguito, raccontando della successiva nomina a pontefice con il nome di Giovanni Paolo I. "Anche lei don Matteo, è stato scelto per venire, e non per caso, ma per ricoprire un compito molto importante, quello del buon pastore" ha proseguito Codega.

L'amministratrice ha descritto Premana una comunità "ricca di tradizioni, di buona volontà e di amore verso le montagne, che lei in quanto alpino, avrà modo di apprezzare", non mancando di sottolineare anche "le diverse fragilità, che lei, sono sicura, saprà interpretare e comprendere, nello spirito del suo ruolo". L'amministratrice ha fornito tutta la disponibilità per conto del Comune a collaborare e accompagnare "questa nostra Premana nei prossimi anni".

La parola è passata al capogruppo delle penne nere locali, Morris Codega, che ha dapprima scherzato sulla fede calcistica di don Matteo (tifoso del Milan), esprimendo poi la gioia di avere un parroco alpino. Il sacerdote è stato quindi omaggiato di un chiodo da roccia a simboleggiare un punto sicuro su cui ancorarsi, punto sicuro come le radici del paese; in dono gli è stato offerto anche il diario di Giulio Gianola.

Giunti sul sagrato della chiesa è toccato al consiglio pastorale prendere la parola ed esprimere la gioia per l'arrivo di un nuovo sacerdote. "Siamo grati a lei don Matteo, per aver risposto con un sì a questa nuova chiamata. Un sì che ricorda e testimonia a tutti noi che il Signore chiama e che la gioia di ciascuno sta nel rispondergli con fiducia. Di fronte a lei oggi c'è una comunità pronta a continuare il suo cammino con un nuovo compagno di viaggio, con una nuova guida. Sarà per noi padre e maestro, ma anche fratello e amico'' ha esordito la rappresentante del consiglio pastorale.

''La nostra Premana, aggrappata cosi fortemente alle pendici della montagna, è stata fino ad oggi una comunità saldamente ancorata alle proprie radici, orgogliosa della propria identità e caratterizzata da un forte senso di appartenenza. Ora, anche noi premanesi siamo chiamati a confrontarci con i grandi cambiamenti del mondo che entrano prepotentemente nella vita di tutti e che ci interpellano come cittadini e come cristiani. Abbiamo bisogno, caro don Matteo, che si prenda cura di noi, del nostro cammino di fede, abbiamo bisogno che ci aiuti a vivere da figli di Dio nella complessità di questo tempo" ha proseguito chiedendo di pregare per la comunità e di volere bene ad essa come sicuramente sarà ricambiato.

All'interno della chiesa la liturgia presieduta dal vicario episcopale Monsignor Maurizio Rolla ha visto il rinnovo delle promesse fatte dal religioso meratese al momento dell'ordinazione. Don Matteo ha accettato di esercitare con perseveranza il suo ufficio come fedele cooperatore dell'ordine dei vescovi nel servizio del popolo di Dio, sotto la guida dello spirito Santo; ha quindi ricevuto l'evangeliario, l'acqua benedetta e gli olii santi.

''Grazie, a tutta la comunità come la riconoscenza che si porta nel cuore, una parola che racchiude tutto'' ha detto il neo parroco durante l'omelia, ricordando i defunti e quelli che si sono affacciati oggi durante il suo passaggio. Il religioso ha poi fatto riferimento al vangelo di oggi: "il Signore è con voi, come l'annuncio dell'angelo a Maria. l'Onnipotente stenderà la mano su di voi, nulla è impossibilitato a Dio come esaudire le preghiere e le sofferenze che si portano nel cuore. Il Signore è con voi e il parroco deve riportare questo. Non temere e non avere paura" ha aggiunto, evidenziando come la nostra esistenza sia importante. ''Camminando insieme a voi e ricordandosi di tutti, da chi affronta le fatiche nella vita, tutti insieme come comunità" la promessa del sacerdote.

Al termine della celebrazione liturgica, all'uscita dalla parrocchiale, in tanti hanno voluto posare per una fotografia con il nuovo sacerdote, da poco a capo della unità pastorale di Pagnona e Premana. A conclusione della giornata un abbondante rinfresco per tutti con tanto di taglio della torta e stappo di bottiglia.
M.A.
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